Musica nel Gran Paradiso: una rassegna che unisce natura e cultura

La rassegna “Radici e Risonanze” nel Gran Paradiso offre 15 concerti gratuiti, promuovendo la musica come strumento di sensibilizzazione ambientale e coinvolgendo comunità locali e visitatori in un dialogo con la natura.
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La Rassegna Musica nel Gran Paradiso, intitolata “Radici e Risonanze“, rappresenta un’iniziativa culturale di grande rilevanza per il territorio. Sotto la direzione del Parco nazionale del Gran Paradiso, questo evento mira a promuovere la musica come strumento di comunicazione e sensibilizzazione ambientale. Con 15 concerti gratuiti in programma e l’impegno di artisti internazionali, la rassegna si propone di coinvolgere le comunità locali e i visitatori in un dialogo attivo con la natura.

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Un programma ricco di eventi

Il direttore artistico Alessandro Valoti ha curato un calendario denso di appuntamenti che include non solo concerti ma anche progetti artistici innovativi. La rassegna prevede l’esecuzione di una composizione originale commissionata al maestro Fulvio Creux, con il coinvolgimento di 30 musicisti provenienti da tutto il mondo. I concerti si svolgeranno in diverse località del Piemonte e della Valle d’Aosta, toccando ben 14 comuni. Il concerto inaugurale ha avuto luogo ad Aosta il 21 giugno scorso, mentre i prossimi eventi piemontesi includono Noasca il 12 luglio nell’ambito dell’evento “Noasca da re“, seguito da altre date a Valprato , Locana , Ronco e Ceresole Reale . Per quanto riguarda gli appuntamenti valdostani, Villeneuve ospiterà un concerto il 27 luglio, seguito da Valsavarenche e Rhêmes-Saint-Georges .

Bruno Bassano, direttore del Parco nazionale del Gran Paradiso, sottolinea l’importanza della musica come mezzo per avvicinare le persone alla bellezza naturale dell’area protetta. L’obiettivo è quello di creare occasioni per dialogare su temi fondamentali legati alla conservazione ambientale attraverso eventi culturali accessibili a tutti.

La sinergia tra parchi ed economia locale

La presentazione della rassegna presso Confindustria Canavese ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra istituzioni culturali ed economiche locali. Paolo Conta, presidente dell’associazione imprenditoriale locale, ha messo in luce come il tessuto imprenditoriale possa trarre beneficio dalla valorizzazione delle risorse naturali offerte dal Parco nazionale del Gran Paradiso. Con circa 12mila addetti diretti nel settore industriale nella zona canavesana, Conta afferma che esiste una connessione profonda tra lavoro e vita quotidiana all’interno della comunità.

L’onorevole Alessandro Giglio Vigna ha aggiunto che questo progetto musicale rappresenta una grande opportunità per promuovere ulteriormente uno dei parchi più visitati d’Italia a livello internazionale. La musica diventa così un linguaggio universale capace di attrarre visitatori da ogni parte del mondo verso questa eccellenza naturale italiana.

Mauro Durbano, presidente del Parco nazionale del Gran Paradiso, ribadisce che non bisogna considerare il parco come qualcosa isolato dal resto della comunità: “Siamo parte integrante dello stesso territorio”, afferma Durbano, sottolineando anche l’importanza degli imprenditori locali nella creazione delle condizioni necessarie affinché enti pubblici come quello che rappresenta possano operare efficacemente.

Dettagli sui concerti

Alessandro Valoti ha condiviso dettagli specifici riguardo ai vari concerti previsti durante la rassegna musicale; alcuni dei quali sono caratterizzati da tematiche particolari legate alla storia o all’ambiente circostante. Ad esempio: a Noasca si celebrerà il Risorgimento italiano attraverso la musica; mentre a Campiglia ci sarà spazio per sonorità jazz con un trio composto da sassofono, batteria e contrabbasso.

A Locana sarà esplorato invece il tema dell’acqua attraverso performance musicali ispirate agli elementi naturali; Ceresole Reale vedrà la partecipazione speciale dell’attore Oreste Castagna, noto volto Rai Gulp, durante uno degli eventi programmati nella località montana.

Inoltre, è previsto anche un concerto al santuario Prascondù dove verrà utilizzato uno Stradivari datato 1730, dedicandolo all’inquinamento luminoso – segno tangibile dell’impegno verso questioni ecologiche contemporanee – mentre Ronco offrirà spunti musicali ispirati agli alberi ed alle loro frequenze naturali, chiudendo infine con cori a Ceresole Reale.