Campi Flegrei: allerta sismica e vulcanica, il governo approva misure straordinarie

L’INGV lancia un allerta sui Campi Flegrei, evidenziando rischi di eruzioni e esplosioni freatiche. Approvato il decreto “Campi Flegrei” per gestire emergenze e sostenere le famiglie colpite.
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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha lanciato un importante allerta riguardante la situazione dei Campi Flegrei, presentando le sue preoccupazioni alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico. Il presidente dell’INGV, Fabio Florindo, ha evidenziato i rischi connessi a potenziali eruzioni vulcaniche ed esplosioni freatiche nella zona. Nonostante l’attuale livello di allerta sia giallo, la situazione è considerata critica.

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Situazione attuale nei Campi Flegrei

Durante l’audizione in commissione, Florindo ha descritto una realtà complessa per i Campi Flegrei. L’area più preoccupante è quella di Astroni-Agnano, dove esiste una probabilità del 40-50% che possano aprirsi bocche eruttive con emissione di flussi piroclastici. Inoltre, l’area Pisciarelli presenta un rischio significativo per esplosioni freatiche legate a gas e falde acquifere riscaldate.

La scossa sismica registrata il 30 giugno scorso – magnitudo 4.6 – rappresenta la più forte degli ultimi quarant’anni ed ha causato il cedimento di un costone a Bacoli. Questo evento rientra nel contesto della crisi bradisismica in corso nell’area. Florindo ha sottolineato che prevedere o evitare terremoti non è possibile; tuttavia sono necessarie misure preventive per mitigare le conseguenze delle scosse.

Misure preventive e sorveglianza

Florindo ha evidenziato come sia fondamentale potenziare l’attività di sorveglianza nelle oltre 500 stazioni dislocate sul territorio dei Campi Flegrei. Per garantire un monitoraggio efficace servono fondi adeguati e personale specializzato. È previsto anche un aggiornamento della mappa di pericolosità delle aree interessate; quella attualmente in uso risale al 2004 ed è necessario integrare nuovi dati provenienti dalla Commissione ingegneristica Grandi Rischi.

Il presidente dell’INGV ha chiarito che la situazione rimane allarmante sia dal punto di vista sismico che vulcanico: “Il sollevamento del suolo continua ad essere significativo”, affermando che si registrano aumenti mensili fino a tre centimetri in alcuni periodi dell’anno.

Rischio esplosioni freatiche

Un aspetto critico riguarda le esplosioni freatiche: fenomeno non direttamente collegato al magma ma piuttosto ai gas presenti nelle falde acquifere riscaldate sopra la camera magmatica. Queste esplosioni possono avvenire senza preavviso e hanno il potenziale per causare danno considerevole alle persone nelle vicinanze.

Florindo spiega che quando le aree calde entrano in contatto con falde acquifere normali si verificano reazioni violente; queste esplosioni possono avere dimensioni notevoli e risultare fatali se avvengono vicino a centri abitati o zone densamente popolate.

Approvazione del decreto “Campi Flegrei”

In risposta alla crescente preoccupazione riguardo ai rischi naturali nella zona dei Campi Flegrei, ieri la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente il decreto “Campi Flegrei”. Questo provvedimento mira principalmente alla gestione degli effetti dei terremoti e del fenomeno bradisismo nell’area colpita da questi eventi naturali.

Tra gli aspetti salienti del decreto vi è l’estensione della durata e delle competenze attribuite al Commissario speciale per i Campi Flegrei; questo ruolo sarà cruciale nella gestione delle emergenze future. È stato inoltre istituito un Piano speciale di ricostruzione volto ad accelerare gli intervento prioritari attraverso procedure burocratiche semplificate.

Sostegno alle famiglie colpite

Il decreto include misure dirette a supportare famiglie ed imprese danneggiate dagli eventi recentissimi legati al bradisismo nel territorio campano: tra queste ci sono sospensioni delle scadenze fiscali così come contributi specifici destinati alla messa in sicurezza degli edifici residenziali danneggiati dalle ultime scosse telluriche registrate nell’area metropolitana napoletana.

In aggiunta agli aiuti economici previsti dal governo centrale, il ministro Musumeci annuncia esercitazioni sul campo miranti a testare sistemi d’emergenza efficaci da implementarsi qualora dovessero verificarsi nuove crisi nel breve termine.

Comprendere il fenomeno del bradisismo

Il bradisismo rappresenta una problematica seria nei Campi Flegrei poiché provoca movimenti significativi della superficie terrestre dovuti principalmente all’attività magmatica sotterranea accompagnata dal movimento fluido nei sottosuoli stessi.

Negli ultimi decenni si sono susseguite diverse ondate d’intensificazione dell’attività bradisismica iniziata intorno al 2005; solo negli ultimi mesi sono stati registrati quasi cinquecento terremoti nell’area durante maggio 2025.

È essenziale tenere presente anche storicamente parlando quanto accaduto precedentemente: dai circa settanta episodi eruttivi avvenuti negli ultimi quindicimila anni solo tre o quattro hanno avuto caratterizzazioni violente mentre gli esperti concordano sull’opinione secondo cui eventuali futuri eventi eruttivi sarebbero probabilmente meno intensificanti rispetto ai passati catastrofici accadimenti storicizzati nel tempo recente come quello databile intorno al cinquecentoquarantaquattro dopo Cristo.