Debutta nel cuore di luglio la prima edizione di Monitor, un festival musicale che si svolgerà il 10 e l’11 luglio presso l’arena erbosa di via Cigna 211 a Torino. Ideato da Spazio 211 e diretto da Gianluca Gozzi, questo evento si propone di amplificare e diffondere la musica in tutte le sue forme. Con orari dalle 18 alle 24, il festival è stato pensato per attrarre un pubblico variegato durante i giorni infrasettimanali, come sottolinea Gozzi: “Non ci piace vincere facile”. Il nome “Monitor” non è solo un richiamo allo strumento musicale ma rappresenta anche una fusione delle parole Mondo, Italia e Torino, evidenziando così l’impegno culturale della manifestazione.
Un programma ricco di artisti nazionali e internazionali
Monitor ospiterà oltre 30 artisti provenienti da diverse parti del mondo, con una particolare attenzione alla parità tra artisti uomini e donne. Le band partecipanti provengono da luoghi lontani come il sud-est asiatico fino agli Stati Uniti; inoltre ci saranno rappresentanti locali da Torino ma anche dall’Italia stessa, Francia, Olanda e Inghilterra. Tra questi ci sono tre band in esclusiva nazionale e sei che si esibiranno per la prima volta nella città torinese. La line-up è stata curata con l’intento di offrire al pubblico qualcosa di nuovo ed emozionante: “Scoprire qualcosa di diverso” è infatti uno degli obiettivi principali del festival. Non ci sono limiti né confini tra generi musicali o generazioni; ogni artista ha spazio per esprimere la propria creatività senza vincoli.
Giovedì 10 luglio: apertura con i The Cherry Pies
La serata inaugurale vedrà sul palco i torinesi The Cherry Pies, considerati una rivelazione della scena garage punk locale. A seguire sarà Richard Dawson a incantare il pubblico con le sue sonorità ipnotiche; originario di Newcastle, Dawson ha guadagnato riconoscimenti internazionali grazie al suo songwriting innovativo. Il suo ultimo lavoro “End Of The Middle”, pubblicato nel 2025, esplora temi complessi attraverso narrazioni coinvolgenti.
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Successivamente salirà sul palco Luvacat; questa artista trae ispirazione dai grandi nomi della musica gotica come Nick Cave e The Cure per creare opere caratterizzate da atmosfere intense ed evocative. La serata culminerà con gli Shame: dopo aver debuttato nel panorama musicale nel 2018 con “Songs of Praise”, questo quintetto post-punk londinese presenterà il loro nuovo album “Food For Worms”, promettendo un’esibizione energica capace di catturare l’attenzione del pubblico.
Venerdì 11 luglio: jazz ed elettronica in primo piano
Il secondo giorno del festival avrà come protagonista Maria Chiara Argirò; pianista talentuosa trasferitasi a Londra più di dieci anni fa dalla sua Roma natale. Argirò ha saputo farsi notare nella scena jazz contemporanea grazie alla sua versatilità che spazia dal classico all’elettronico; alcune delle sue composizioni hanno persino fatto parte della colonna sonora della serie Netflix “Elite”.
A seguire sarà Gia Ford ad affascinare gli spettatori con le sue melodie fresche ed evocative; cresciuta tra Sheffield e Cheshire ha già attirato l’attenzione dell’icona Elton John grazie al suo album d’esordio “Transparent Things”. I successivi Yīn Yīn porteranno sul palco suoni ispirati alla cultura giapponese mescolati a influenze moderne nei loro brani tratti dall’album “Mount Matsu”.
Infine chiuderà Monitor Arooj Aftab: questa artista pakistana naturalizzata statunitense sta conquistando palcoscenici internazionali mescolando folklore pakistano a sonorità jazzistiche contemporanee. Il suo ultimo disco “Night Reign” le è valso due nomination ai Grammy Awards dimostrando così la sua crescente influenza nella scena musicale globale.
Con questa line-up variegata Monitor si propone non solo come un evento musicale ma anche come una celebrazione delle diverse culture artistiche presenti oggi sulla scena internazionale.