Il presidente Donald Trump ha ottenuto un’importante vittoria politica con l’approvazione della “Big Beautiful Bill”, una legge che segna un passo significativo nella sua agenda. Oggi, in occasione della festa dell’Indipendenza, il presidente firmerà ufficialmente il provvedimento alla Casa Bianca. L’approvazione finale è avvenuta ieri dopo un intenso dibattito di 29 ore alla Camera dei Rappresentanti, dove i voti favorevoli sono stati 218 contro 214. Due deputati repubblicani si sono schierati con l’opposizione democratica: Thomas Massie del Kentucky e Brian Fitzpatrick della Pennsylvania.
Che cos’è la “Big Beautiful Bill”?
La “Big Beautiful Bill” è un provvedimento di 940 pagine che incarna i principi fondamentali del trumpismo attraverso misure fiscali e politiche interne. Al centro della legge c’è l’estensione del Tax Cuts and Jobs Act del 2017, introdotto durante il primo mandato di Trump e in scadenza a fine anno. Non solo i tagli fiscali già esistenti vengono resi permanenti, ma vengono anche ampliati; ad esempio, le tasse su mance e straordinari saranno abolite.
In aggiunta ai tagli fiscali, la manovra prevede un incremento delle spese per la sicurezza dei confini nazionali, per le forze armate e per lo sviluppo energetico. Tuttavia, queste spese saranno compensate da una riduzione dei fondi destinati al welfare sociale. Gli incentivi fiscali per progetti di energia rinnovabile verranno aboliti fino al 2027 e verranno imposti requisiti severi per accedervi.
Leggi anche:
Le conseguenze sui programmi sociali sono significative: sussidi alimentari e assistenza sanitaria tramite Medicaid subiranno forti riduzioni. Questa legge rappresenta uno degli interventi di spesa più onerosi nella storia degli Stati Uniti; secondo le stime del Congressional Budget Office , porterà a un aumento del deficit federale pari a 3,3 trilioni di dollari nei prossimi dieci anni.
Perché è importante?
L’approvazione della “Big Beautiful Bill” rappresenta una realizzazione concreta delle promesse fatte da Trump durante la campagna elettorale. La cerimonia di firma che si svolgerà oggi serve non solo come celebrazione personale, ma anche come simbolo politico forte: dimostra che il leader repubblicano riesce a ottenere risultati tangibili nel suo mandato presidenziale.
Tuttavia, va sottolineato che questo percorso non è stato privo di ostacoli; al Senato, l’approvazione è stata possibile grazie al voto decisivo del vicepresidente JD Vance. Questo aspetto evidenzia le divisioni all’interno dello stesso partito repubblicano riguardo alle misure proposte dalla legge.
Quali sono le conseguenze?
Le reazioni alla nuova legislazione variano notevolmente tra diversi gruppi socio-economici negli Stati Uniti. Le grandi imprese accolgono con favore i nuovi tagli fiscali previsti dalla legge; potranno beneficiare di deduzioni sui costi legati alla ricerca e sviluppo oltre all’acquisto di attrezzature nuove o costruzione d’impianti produttivi.
Anche professionisti autonomi ed imprenditori vedranno diventare permanenti alcuni sgravi sulle tasse legate alle loro dichiarazioni dei redditi annuale. Tuttavia, non tutti trarranno vantaggio dalla nuova normativa: famiglie a basso reddito potrebbero subire perdite significative fino a 165 dollari annui in seguito ai tagli ai sussidi alimentari ed assistenza sanitaria.
Secondo alcune stime, circa 17 milioni d’americani rischiano ora di perdere la copertura assicurativa sanitaria mentre decine d’ospedali rurali potrebbero chiudere definitivamente sotto questa pressione economica crescente. Inoltre viene introdotto un requisito lavorativo per accedere al programma Medicaid; chi non lavora ma ha figli dovrà iscriversi a programmi formativi o di volontariato per continuare ad avere accesso agli aiuti alimentari previsti dal Supplemental Nutrition Assistance Program .
Questa situazione ha suscitato fortissime critiche da parte dell’arcivescovo Timothy Broglio, presidente della Conferenza dei vescovi cattolici statunitensi: egli ha definito questi cambiamenti come “inaccettabili” nei confronti delle persone vulnerabili nel sistema sanitario ed assistenziale americano.