Una nuova ricerca della University of Pittsburgh mette in guardia sull’uso di smartphone e tablet nelle ore serali, evidenziando potenziali danni alla materia bianca del cervello nei ragazzi. Lo studio, pubblicato su Jama Pediatrics, analizza l’impatto che il tempo trascorso davanti agli schermi ha sulla qualità del sonno e sul funzionamento cognitivo degli adolescenti.
I risultati dello studio sui giovani
Lo studio Adolescent Behavior Cognitive Development ha coinvolto quasi mille ragazzi tra i 9 e i 12 anni. I ricercatori hanno scoperto che un uso prolungato di dispositivi digitali la sera è correlato a un sonno di scarsa qualità. Questo non si traduce solo in stanchezza al mattino, ma può portare a problemi più gravi come difficoltà nell’attenzione, nella memoria e nel controllo dell’umore.
Le risonanze magnetiche effettuate sui partecipanti hanno mostrato connessioni cerebrali più deboli nei ragazzi che utilizzavano frequentemente gli smartphone prima di dormire. In particolare, è emerso un aumento del rischio di sviluppare sintomi depressivi pari al 36,4%. Questi dati suggeriscono che le abitudini digitali possono avere effetti duraturi sulla salute mentale dei giovani.
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La materia bianca: una rete fondamentale per il cervello
La materia bianca del cervello può essere paragonata a una rete stradale attraverso cui viaggiano le informazioni. João Paulo Lima Santos, autore principale della ricerca, spiega come questa rete funzioni meglio quando le “autostrade cerebrali” sono in buone condizioni. Tuttavia, l’abuso dei dispositivi digitali nelle ore serali sembra compromettere queste connessioni.
Le aree cerebrali maggiormente colpite includono il sistema limbico – responsabile delle emozioni – e altre strutture cruciali per la comunicazione tra gli emisferi cerebrali come il forcipe anteriore e il fascicolo uncinato. Quando queste zone non riescono a comunicare efficacemente tra loro, emergono difficoltà nella concentrazione e nella gestione delle emozioni.
L’importanza del sonno profondo
I ricercatori sottolineano che non è tanto l’uso dello smartphone in sé ad essere problematico quanto piuttosto quando viene utilizzato e per quanto tempo. L’esposizione agli schermi durante la sera altera i normali ritmi circadiani impedendo l’accesso alle fasi più profonde del sonno dove avviene la rigenerazione cerebrale.
Un riposo insufficiente o disturbato porta a una disorganizzazione della materia bianca con conseguenze dirette sulle capacità cognitive: studiare diventa più difficile così come ricordare informazioni importanti o mantenere alta l’attenzione durante le attività quotidiane.
Educazione all’uso consapevole della tecnologia
L’integrazione dei dispositivi digitali nella vita quotidiana è ormai inevitabile; tuttavia è fondamentale educare i giovani all’uso consapevole della tecnologia anziché vietarla completamente. Gli esperti consigliano di evitare gli schermi almeno un’ora prima di andare a letto come primo passo verso una migliore igiene del sonno.
Impostazioni come la modalità notturna o contenuti meno stimolanti possono contribuire a ridurre l’impatto negativo sull’organismo. Gli scienziati stanno già indagando quali tipi di contenuti siano maggiormente disturbanti per il riposo notturno degli adolescenti; nel frattempo ogni piccolo accorgimento può fare la differenza nel preservare la salute mentale delle nuove generazioni.