Il film sulla strage di Pizzolungo escluso dai finanziamenti della Sicilia Film Commission

Il film “Un futuro aprile”, sulla strage mafiosa di Pizzolungo del 1985, non riceverà finanziamenti dalla Sicilia Film Commission, suscitando reazioni critiche e interrogazioni politiche per chiarire le motivazioni.
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Il progetto cinematografico “Un futuro aprile”, dedicato alla strage mafiosa di Pizzolungo del 2 aprile 1985, non riceverà finanziamenti dalla Sicilia Film Commission. La notizia è stata comunicata dal deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina, che ha espresso il suo disappunto per la decisione. Safina ha annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare al Presidente della Regione, Renato Schifani, per chiarire le motivazioni dietro l’esclusione del film da un sostegno economico.

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La storia raccontata nel film

“Un futuro aprile” è una produzione di Elysa Production, nota nel panorama cinematografico internazionale e diretta da Graziano Diana. Il film è già stato completato e girato interamente in Sicilia, nei luoghi legati all’attentato contro il pubblico ministero Carlo Palermo. L’attentato avvenne mentre Palermo si recava al Palazzo di Giustizia su un’auto blindata; fortunatamente riuscì a salvarsi dall’esplosione dell’autobomba collocata lungo la strada che percorreva quotidianamente.

La tragedia colpì però Barbara Rizzo e i suoi due gemelli, Giuseppe e Salvatore Asta, che persero la vita nell’attentato. Questo evento rappresenta una delle pagine più buie della storia siciliana ed è fondamentale per comprendere il contesto mafioso dell’epoca. Nonostante l’importanza storica e sociale della narrazione proposta dal film, la commissione regionale ha attribuito solo un punto alla rilevanza della storia.

Le reazioni politiche

Dario Safina ha sottolineato come questa decisione evidenzi una mancanza di attenzione verso le vicende storiche significative per la comunità siciliana. Ha dichiarato: “La strage del 2 aprile 1985 non è soltanto una delle pagine più tragiche della nostra terra ma anche una ferita ancora aperta nel cuore della Sicilia.” Secondo lui, ricordare gli eventi accaduti quel giorno non deve essere visto solo come un atto commemorativo ma come una responsabilità civile collettiva.

Safina intende chiedere chiarimenti sulle ragioni specifiche che hanno portato a questa esclusione dei finanziamenti e se sia possibile trovare altre modalità di supporto economico per garantire che questa importante storia venga raccontata attraverso il cinema.

Un contesto sociale dimenticato

L’assenza di fondi pubblici per progetti culturali legati a eventi tragici come quello di Pizzolungo riflette anche uno stato generale nella società siciliana riguardo alla memoria storica delle vittime innocenti delle mafie. Nonostante gli sforzi compiuti da associazioni come Libera e dalle amministrazioni locali – ad esempio il Comune di Erice ha trasformato il luogo dell’attentato in un parco dedicato ai giovani – sembra esserci ancora poca sensibilità verso queste tematiche nelle istituzioni competenti.

Il parco “Non ti scordar di me” rappresenta uno spazio dove si cerca attivamente di mantenere viva la memoria degli eventi tragici accaduti nella regione; tuttavia questo impegno sembra non essere sufficiente a influenzare le decisioni prese dalla Sicilia Film Commission riguardo ai finanziamenti destinati al cinema locale.

In questo scenario complesso emerge quindi l’importanza del lavoro svolto dai cineasti nel riportare alla luce storie dimenticate o trascurate dalla narrazione ufficiale; storie che meritano visibilità affinché le nuove generazioni possano conoscere appieno i drammi vissuti in passato dalla loro terra d’origine.