Il Jerusalem Film Festival 2025 si apre con il film vincitore di Cannes “Sentimental Value”

Il Jerusalem Film Festival 2023, dal 17 al 26 luglio, presenta la proiezione di “Sentimental Value” e una selezione di film israeliani in competizione, attirando appassionati e professionisti del settore.
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Il Jerusalem Film Festival, uno dei principali eventi cinematografici internazionali, darà il via alla sua 42esima edizione dal 17 al 26 luglio. La serata inaugurale sarà caratterizzata dalla proiezione di “Sentimental Value”, opera del regista norvegese Joachim Trier, che ha recentemente conquistato il Grand Prix al Festival di Cannes. L’evento vedrà la partecipazione dell’attrice Gal Gadot e del produttore Lawrence Bender come ospiti d’onore.

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Trama e tematiche di “Sentimental Value”

Sentimental Value” racconta la storia di Gustav, un regista affermato interpretato da Stellan Skarsgård, che affronta una crisi personale dopo la morte della moglie. La trama si concentra sulla relazione tra Gustav e sua figlia Nora, interpretata da Renate Reinsve. Dopo la scomparsa della madre, Gustav propone a Nora di recitare in un film autobiografico ispirato alla vita della defunta madre, una donna che ha subito torture durante l’Olocausto. Tuttavia, Nora rifiuta l’offerta paterna per motivi personali e il ruolo viene assegnato a Rachel Kemp , una giovane star hollywoodiana.

Il film esplora le complessità delle relazioni familiari e l’eredità emotiva lasciata dai traumi passati. Attraverso questa narrazione profonda e toccante, Trier invita gli spettatori a riflettere sui legami familiari e sulle cicatrici invisibili che influenzano le nostre vite quotidiane.

I film in concorso: un panorama del cinema israeliano

Durante il festival verranno presentati numerosi lungometraggi israeliani in competizione per il premio Haggiag. Tra questi spicca “Nanduri”, diretto da Eti Tsicko; questo film racconta l’impatto dell’arrivo di una donna straniera su un tranquillo villaggio georgiano. Un’altra pellicola significativa è “Oxygen” della regista Netalie Braun; qui si narra la storia toccante di una madre in attesa del ritorno del figlio dall’esercito mentre pianifica un viaggio tanto desiderato in India.

Altri titoli degni di nota includono “Dead Language”, dei registi Michal Brezis e Oded Binnun; questo racconto segue due sconosciuti che si incontrano casualmente all’aeroporto. Inoltre c’è “Mama” diretto da Or Sinai: questa pellicola esplora le esperienze emotive di una donna polacca emigrata in Israele tornata nel suo villaggio natale dopo anni lontana.

Proiezioni speciali ed eventi collaterali

Il festival non si limita ai lungometraggi in concorso ma include anche proiezioni speciali come “Yes“, nuovo lavoro del regista Nadav Lapid; ambientato nel contesto post-7 ottobre offre uno sguardo satirico su un musicista jazz alle prese con la creazione di un nuovo inno nazionale durante tempi difficili. Un altro titolo interessante è “My One and Only“, che racconta le vicende comiche ed emozionanti di una giovane donna ultra-ortodossa convinta che suo marito sia stato sostituito da un sosia.

Questa manifestazione cinematografica attira ogni anno circa 70 mila appassionati provenienti non solo da Israele ma anche dall’estero. Oltre agli spettatori ci saranno molti professionisti dell’industria cinematografica internazionale: registi, attori e produttori sono solo alcune delle figure presenti per condividere esperienze ed idee sul futuro del cinema globale.

In sintesi, il Jerusalem Film Festival promette dieci giorni ricchi d’emozioni attraverso storie significative provenienti dal panorama cinematografico contemporaneo.