Due giovani marocchini condannati per rapina e resistenza a pubblico ufficiale a Verona

Due uomini marocchini aggrediscono un connazionale per rubargli lo smartphone alla stazione di Porta Vescovo a Verona. Arrestati, sono stati condannati a pene detentive e multe.
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L’8 novembre, all’interno della stazione di Porta Vescovo a Verona, due uomini di origine marocchina hanno aggredito un connazionale per derubarlo del suo smartphone. L’episodio ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, che sono intervenute prontamente. I due aggressori sono stati identificati come Zouhair Bynnwira e Nabil Hattab, entrambi venticinquenni. La vicenda si è conclusa con la loro condanna in sede giudiziaria.

L’aggressione nella stazione

La scena si è svolta all’interno della stazione di Porta Vescovo, un luogo frequentato da molti viaggiatori. Zouhair Bynnwira e Nabil Hattab hanno avvicinato la vittima senza alcun preavviso. Utilizzando uno spray al peperoncino, lo hanno colpito in faccia per disorientarlo prima di iniziare a picchiarlo. La vittima non ha avuto modo di difendersi adeguatamente e i due sono riusciti a sottrargli il telefono cellulare.

Dopo aver portato via il dispositivo elettronico, i due giovani hanno tentato la fuga a piedi. Tuttavia, gli agenti della Polizia Ferroviaria erano già presenti sul posto e hanno notato l’accaduto. Immediatamente dopo aver ricevuto la segnalazione dell’aggressione in corso, gli agenti si sono messi all’inseguimento dei fuggitivi.

L’intervento delle forze dell’ordine

Gli agenti della Polfer non si sono limitati ad inseguire i sospetti; una volta raggiunti, hanno cercato di fermarli per procedere con l’arresto. Durante questa fase cruciale dell’intervento, Bynnwira e Hattab non solo hanno opposto resistenza ma hanno anche aggredito gli agenti spintonandoli nel tentativo di liberarsi dalla loro presa.

Zouhair Bynnwira ha cercato disperatamente una via d’uscita mentre veniva accompagnato verso un’auto della polizia destinata alla Questura. In quel momento aveva ancora con sé lo smartphone rubato; Nabil Hattab invece era in possesso dello spray utilizzato durante l’aggressione.

Le accuse e le condanne

Entrambi i giovani marocchini sono stati accusati di rapina aggravata per il furto dello smartphone ai danni del connazionale aggredito. Tuttavia, Zouhair Bynnwira deve affrontare ulteriori accuse: oltre alla rapina stessa deve rispondere anche del reato di resistenza a pubblico ufficiale poiché ha opposto attivamente resistenza agli agenti durante l’arresto.

Durante le operazioni successive al fermo dei due uomini è stata trovata addosso a Bynnwira una mattonella contenente hashish del peso inferiore ai 50 grammi; analisi chimiche successive rivelarono che il principio attivo presente era pari al 36%, sufficiente per produrre circa 677 dosi sul mercato illecito degli stupefacenti.

Ieri si è tenuta l’udienza preliminare davanti al giudice Maria Cecilia Vitolla ed al pubblico ministero Alberto Sergi dove entrambi gli imputati sono stati condannati: Zouhair Bynnwira riceve quattro anni di carcere oltre ad una multa pari a 1.600 euro; Nabil Hattab invece ha ricevuto una pena inferiore: due anni e quattro mesi con multa da 800 euro ed attualmente sta scontando la sua pena agli arresti domiciliari.