Una donna di 45 anni è caduta dal secondo piano di una palazzina a Roma, nel quartiere Giustiniana. L’incidente è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì ed ha lasciato la vittima in gravi condizioni. Le prime informazioni raccolte indicano che il marito della donna ha allertato i soccorsi dopo la caduta. Gli inquirenti stanno ora cercando di ricostruire le dinamiche dell’accaduto.
I fatti della tragedia
Intorno all’una della notte, una chiamata d’emergenza ha segnalato un incidente in via Bruno Serotini. La vittima, una donna di 45 anni, è precipitata sul giardino degli abitanti del piano terra dell’edificio. Il tonfo ha svegliato non solo il marito ma anche altri residenti che hanno subito contattato i servizi d’emergenza. Secondo quanto riportato da diverse fonti locali, il primo a intervenire sarebbe stato il fratello della donna che vive nell’appartamento accanto.
All’arrivo degli operatori del 118, le condizioni cliniche della donna sono apparse subito critiche; è stata quindi trasportata d’urgenza al Policlinico Gemelli per ricevere cure specialistiche. Le testimonianze dei vicini parlano di una scena drammatica: “La donna giaceva in una pozza di sangue”, hanno riferito alcuni testimoni agli agenti intervenuti sul posto.
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Tensioni familiari e sospetti
Le indagini condotte dalla polizia si concentrano ora sulla vita privata della coppia. Alcuni residenti hanno raccontato che la relazione tra la vittima e suo marito era caratterizzata da frequenti litigi su questioni personali e lavorative. Inoltre, pare che la coppia stesse affrontando difficoltà legate alla loro impossibilità di avere figli, un fattore descritto come fonte di tensione nel loro rapporto.
Al momento dell’intervento delle forze dell’ordine, il marito si sarebbe presentato visibilmente alterato; non è chiaro se ciò fosse dovuto allo shock o ad un possibile consumo di alcolici prima dell’incidente. Nonostante le circostanze inquietanti attorno alla caduta della moglie, gli investigatori non hanno ancora trovato elementi sufficienti per iscrivere l’uomo nel registro degli indagati.
Testimonianze agghiaccianti dai vicini
Le reazioni dei residenti del quartiere sono state immediate e cariche d’angoscia dopo l’accaduto. Una vicina ha raccontato: “Pensavo a un’esplosione quando ho sentito quel rumore”. Altre testimonianze confermano l’intensità del colpo avvertito da chi abita nei dintorni; molti descrivono come fosse impossibile immaginare cosa potesse essere successo fino a quando non si sono affacciati alle finestre.
Un’altra residente ha aggiunto dettagli inquietanti sulla dinamica: “Il colpo è stato molto forte; è caduta direttamente sull’ingresso senza alcuna pianta ad attutire la botta”. Queste parole evidenziano lo shock collettivo vissuto dalla comunità locale dopo questo tragico evento.
Indagini in corso
Attualmente gli investigatori stanno esaminando vari aspetti legati alla vita personale della vittima attraverso l’analisi del cellulare sequestrato dalla polizia. Questo dispositivo potrebbe contenere informazioni cruciali per comprendere meglio gli eventi precedenti alla caduta fatale e chiarire eventuali conflitti o situazioni problematiche nella vita quotidiana della coppia.
Mentre proseguono le indagini su questo caso drammatico a Roma, emergono paralleli con altre situazioni simili nella cronaca nera italiana recente; ad esempio quella riguardante Aurora Maniscalco a Vienna dimostra quanto sia complessa e delicata la questione delle relazioni interpersonali nelle circostanze estreme.