Acquasparta si prepara alla 26esima Festa del Rinascimento: eventi, sfide e cultura dal 7 al 22 giugno

La Festa del Rinascimento di Acquasparta, dal 7 al 22 giugno, celebra il Seicento con eventi su scienza e fede, culminando in competizioni tra contrade e conferenze culturali.
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La Festa del Rinascimento di Acquasparta torna con la sua ventiseiesima edizione, pronta a trasportare visitatori e residenti nel cuore del Seicento. Dal 7 al 22 giugno, il borgo umbro in provincia di Terni si animerà con un ricco programma di eventi che celebrano storia, tradizioni e cultura. Quest’anno il tema centrale è “Eretiche visioni”, un approfondimento sul complesso rapporto tra scienza e fede.

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Il tema del 2025: “Eretiche visioni”

Ogni anno la Festa del Rinascimento sceglie un tema che guida le attività della manifestazione. Per il 2025, il titolo scelto è “Eretiche visioni”. Questo argomento esplora la nuova concezione rinascimentale dell’uomo come figura centrale capace di interrogare la natura per comprendere l’universo divino. Le conferenze e gli eventi culturali previsti metteranno in luce i cambiamenti epocali legati alla rivoluzione astronomica, evidenziando il passaggio dal sistema geocentrico a quello eliocentrico.

Il programma include incontri tematici che affronteranno questioni storiche riguardanti scienza e religione. La manifestazione intende stimolare riflessioni su come queste due dimensioni abbiano interagito nel corso dei secoli, influenzando non solo le credenze ma anche i progressi scientifici dell’epoca rinascimentale.

Il legame con Federico Cesi

L’ispirazione storica della festa risale all’arrivo ad Acquasparta nel primo Seicento del Principe Federico Cesi II, noto come il Linceo. Dopo aver sposato Artemisia Colonna, Cesi portò nella cittadina una vivace atmosfera culturale documentata nelle lettere degli accademici Stelluti, Faber e De Filis. Questi scritti sono stati raccolti ne “Il Carteggio Linceo” di Giuseppe Gabrielli.

Federico Cesi è una figura chiave nella storia della scienza europea; fondò infatti l’Accademia dei Lincei nel 1603, considerata la prima accademia scientifica d’Europa. Sostenitore attivo delle teorie galileiane, ha contribuito significativamente allo sviluppo della ricerca botanica introducendo metodologie innovative per l’analisi morfologica delle piante.

Dopo essersi ritirato ad Acquasparta nel 1618 fino alla sua morte avvenuta nell’agosto del 1630, Cesi ha lasciato un’eredità duratura nella comunità locale che celebra ogni anno questo importante capitolo della propria storia attraverso la festa dedicata a lui.

Apertura sabato 7 giugno: attesa per le sfide tra contrade

La cerimonia inaugurale sarà caratterizzata dal Grande Corteo delle ContradeGhetto, Porta Vecchia e San Cristoforo – previsto per sabato 7 giugno. Durante i quindici giorni di festeggiamenti queste contrade si sfideranno in varie competizioni per aggiudicarsi le chiavi simboliche della città.

Le prove inizieranno giovedì 12 giugno con una gara gastronomica intitolata ‘Il Rinascimento in cucina’, dove ogni contrada presenterà piatti tipici ispirati all’epoca rinascimentale. Venerdì sarà invece dedicato al Gioco dell’Oca gigante in costume storico mentre sabato ci sarà spazio per la giostra dei tamburi accompagnata dagli sbandieratori di Narni.

Domenica 15 giugno saranno protagoniste le Dame con giochi ispirati alle attività quotidiane femminili dell’epoca rinascimentale; infine ci saranno anche gare teatrali dove ciascuna contrada metterà in scena opere scritte prima del 1630.

Durante tutta la durata della manifestazione sono previsti concerti di musica rinascimentale autentica ed eventi culinari focalizzati sulle ricette storiche dell’epoca, compreso un particolare focus sul cioccolato. Tra gli appuntamenti da non perdere c’è anche una lectio magistralis tenuta dal teologo Vito Mancuso martedì 10 giugno sul tema ‘I quattro mestieri: Socrate, Buddha, Confucio, Gesù’.

La proclamazione ufficiale della Contrada vincitrice avverrà domenica 22 giugno alle 23 in piazza Federico Cesi dove verranno consegnate le chiavi simboliche della città.

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