Al via la rassegna “Suoni di Boschi e d’Abbazie” a Perugia con UmbriaEnsemble

La rassegna musicale “Suoni di Boschi e d’Abbazie” torna a Perugia con un concerto inaugurale dedicato a Tristano e Isotta, promuovendo cultura e valorizzazione dei beni storici attraverso la musica.
Al via la rassegna "Suoni di Boschi e d’Abbazie" a Perugia con UmbriaEnsemble - Socialmedialife.it

La rassegna musicale “Suoni di Boschi e d’Abbazie” torna a Perugia per la sua quinta edizione, promossa da UmbriaEnsemble in collaborazione con diverse istituzioni tra cui il Ministero della Cultura e l’Università degli Studi di Perugia. Il primo concerto si terrà venerdì 23 maggio alle ore 20 nel Chiostro del Complesso Monumentale di Santa Giuliana, un luogo ricco di storia e architettura trecentesca. L’evento inaugurale sarà dedicato alla leggendaria storia di Tristano e Isotta, presentando un programma musicale che promette un’esperienza unica.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

Il concerto inaugurale: pietre che cantano

Il concerto intitolato “Pietre che Cantano – Il Cantico delle Creature” vedrà esibirsi l’ensemble composto da Linda Di Carlo al pianoforte, Riccardo Zamuner al violino, Luca Ranieri alla viola e Maria Cecilia Berioli al violoncello. La serata avrà come fulcro il celebre Liebestod di Isotta, una composizione evocativa di Franz Liszt che riflette l’intensità tragica dell’amore tra i due protagonisti della leggenda. A seguire saranno eseguiti anche il Trio in Si bemolle maggiore di Franz Schubert e il Quartetto K478 in sol minore di Wolfgang Amadeus Mozart.

La scelta dei brani non è casuale; ognuno rappresenta le tensioni emotive presenti nella storia d’amore tra Tristano e Isotta. Queste opere musicali esplorano temi universali come il desiderio ardente e la morte inevitabile, elementi centrali nella narrazione mitica. L’interazione fra eros e thanatos viene così tradotta attraverso le note dei compositori classici, creando un’atmosfera carica di significato.

Un progetto culturale integrato

La rassegna “Suoni di Boschi e d’Abbazie” si propone non solo come evento musicale ma anche come occasione per riflessioni culturali più ampie. In particolare, quest’edizione approfondisce i legami fra musica ed epiche letterarie occidentali grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia. Qui si inserisce un progetto monografico coordinato dal professor Carlo Pulsoni sul mito stesso di Tristano e Isotta.

Questa sinergia permette una traduzione artistica delle tematiche accademiche in forma musicale durante la serata del 23 maggio. La figura mitologica dei due amanti emerge nel contesto del ciclo arturiano come simbolo della passione assoluta contro le convenzioni sociali dell’epoca.

Un luogo carico di significati

Il Chiostro del Complesso Monumentale è non solo uno spazio suggestivo ma anche simbolicamente significativo: ospita infatti la Scuola Lingue Estere dell’Esercito Italiano dove passato monastico incontra presente istituzionale. L’apertura del chiostro per eventi musicali segna una volontà condivisa verso una cultura accessibile a tutti.

In questo contesto storico-artistico si realizza una sinergia tra mondo militare ed esperienze culturali cittadine; questa cooperazione rappresenta uno degli aspetti distintivi dell’attività svolta da UmbriaEnsemble negli anni passati.

Valorizzare i beni culturali attraverso la musica

Il progetto “Pietre che Cantano” mira a utilizzare la musica come strumento per rivitalizzare spazi storici attraverso eventi partecipativi che coinvolgono diverse comunità locali. Le pietre stesse del chiostro diventano custodi delle storie raccontate dalla musica; esse raccolgono memorie antiche mentre risuonano nuove armonie contemporanee.

L’intero ciclo concertistico intende mettere in dialogo le radici culturali umbre con repertori sia classici sia moderni all’interno di luoghi significativi dal punto di vista storico-ambientale; ciò include sedi insolite dedicate ad attività musicali tradizionali.

L’appuntamento inaugurale rappresenta quindi l’inizio non solo della rassegna ma anche dello sviluppo futuro delle iniziative artistiche proposte da UmbriaEnsemble nel tentativo costante di intrecciare ricerca musicale con valorizzazione territoriale tramite narrazioni evocative legate ai miti fondanti dell’identità collettiva umana.

Change privacy settings
×