Antonio Latella, regista e drammaturgo di origini stabiesi, è tornato a Venezia per la Biennale Teatro, evento che ha diretto dal 2017 al 2020. Questa edizione si distingue per un progetto speciale dedicato ai giovani talenti del palcoscenico. Sotto la direzione artistica di Willem Dafoe, il festival ha visto una serie di confronti tra maestri del passato e contemporanei come Bob Holman e Thomas Ostermeier, Romeo Castellucci e Richard Foreman. Latella ha assunto il ruolo di formatore e supervisore artistico nel progetto pedagogico intitolato «www.wordworldwar.bomb», realizzato in collaborazione con Biennale College e l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.
Un titolo significativo: www.wordworldwar.bomb
Il titolo del progetto pedagogico non lascia spazio a dubbi riguardo ai temi affrontati: le parole hanno un potere immenso, capace di influenzare la realtà più delle armi stesse. L’iniziativa mira a esplorare come il dialogo possa diventare uno strumento efficace nella lotta contro le ingiustizie sociali e culturali. Attraverso cinque saggi-spettacolo messi in scena dagli allievi del secondo anno dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, gli studenti hanno avuto l’opportunità di lavorare con registi internazionali come Thom Luz, Sebastian Nubling, Nathalie Béasse, Alessio Maria Romano e Jackie Poloni.
Questa esperienza formativa non solo offre agli studenti l’occasione di apprendere dai professionisti del settore ma anche quella di mettere in pratica le loro abilità artistiche in contesti stimolanti. La varietà dei registi coinvolti permette una pluralità d’approcci che arricchisce il percorso educativo degli allievi.
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La regia de “Gli ultimi giorni dell’umanità”
Oltre al suo ruolo nel progetto pedagogico, Antonio Latella ha diretto anche una versione monumentale de «Gli ultimi giorni dell’umanità» scritto da Karl Kraus. Questo spettacolo si distingue per la sua durata fluviale: cinque ore intense che promettono un’esperienza immersiva nel mondo della drammaturgia contemporanea. La scelta dell’opera riflette l’interesse del regista verso testi complessi che affrontano tematiche esistenziali profonde.
Latella è noto per la sua capacità di rendere vivi i testi teatrali attraverso interpretazioni audaci ed emozionanti; questo nuovo lavoro non fa eccezione. Con una compagnia composta da attori talentuosi selezionati appositamente per quest’occasione, lo spettacolo si preannuncia come uno dei momenti salienti della Biennale Teatro.
Il valore della formazione teatrale
Il ritorno alla Biennale Teatro rappresenta non solo un momento personale significativo per Antonio Latella ma anche un’importante opportunità formativa per i giovani attori coinvolti nel progetto «www.wordworldwar.bomb». In un periodo storico caratterizzato da sfide sociali complesse e cambiamenti rapidi nella società moderna, il teatro emerge come uno spazio cruciale dove poter discutere temi rilevanti attraverso forme artistiche innovative.
La sinergia tra istituzioni culturali prestigiose come la Biennale College e l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico sottolinea l’importanza della collaborazione nell’ambito delle arti performative italiane. Questi progetti offrono ai partecipanti strumenti utili sia sul piano professionale sia su quello personale; infatti molti degli allievi vedono questa esperienza come fondamentale nella loro crescita artistica futura.