Arrestati due giovani egiziani per rapina in stazione a Cervia: i dettagli dell’episodio

Due giovani egiziani di 22 e 23 anni arrestati per rapina violenta a Cervia; coinvolto un terzo complice in fuga. Rischio di reiterazione del reato ha portato alla detenzione in carcere.
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Due giovani di origine egiziana, di 22 e 23 anni, sono stati arrestati dai carabinieri nella notte tra sabato e domenica con l’accusa di aver rapinato un ragazzo di 17 anni alla stazione di Cervia. Nonostante non sia stato ancora identificato il complice che ha materialmente commesso il reato, le indagini hanno confermato la partecipazione attiva dei due arrestati nell’azione criminale. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto la loro detenzione in carcere.

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La dinamica della rapina

L’incidente è avvenuto poco prima delle 23, quando il giovane vittima, insieme alla fidanzata e ad alcuni amici, era appena sceso da un treno. Un gruppo composto da circa dieci ragazzi si è avvicinato al gruppo; tra questi c’erano i due arrestati e un terzo complice che è riuscito a fuggire. I tre hanno circondato il ragazzo e gli hanno sottratto il cellulare dallo zaino. Quando la vittima ha cercato di riprendersi l’apparecchio, è stata aggredita con calci e spruzzate di spray al peperoncino sul volto.

Dopo l’aggressione, i tre malviventi sono scappati dalla stazione mentre la vittima contattava immediatamente il numero d’emergenza 112 per segnalare quanto accaduto. I carabinieri sono intervenuti rapidamente sul posto e sono riusciti a intercettare alcuni sospetti nei pressi della stazione.

L’intervento delle forze dell’ordine

Le forze dell’ordine hanno identificato due dei giovani come autori della rapina grazie alle testimonianze raccolte sul luogo del crimine. Entrambi gli arrestati erano già noti alle autorità: uno dei due risiedeva a Riolo Terme ed era stato impiegato come addetto alle pulizie in un museo ravennate; l’altro viveva a Salsomaggiore Terme ma era domiciliato a Ravenna.

In aggiunta agli arresti principali, una minorenne legata presumibilmente a uno degli arrestati è stata denunciata per favoreggiamento presso la procura bolognese dopo essere stata trovata in possesso di una bomboletta spray utilizzata durante l’aggressione.

Le decisioni del giudice

Nella mattinata successiva all’arresto, i due giovani si sono presentati davanti al gip Corrado Schiaretti accompagnati dai loro legali. Hanno scelto di non rispondere alle domande del giudice durante l’interrogatorio. Nella sua ordinanza, Schiaretti ha evidenziato come le dichiarazioni della vittima siano state corroborate dal ritrovamento dello spray al peperoncino sulla minorenne denunciata.

Il gip ha considerato grave la natura del reato poiché commesso con violenza e approfittando della forza intimidatoria esercitata dal gruppo contro un singolo individuo. Inoltre si è sottolineata una preoccupante possibilità che i due potessero reiterare simili comportamenti criminosi in futuro.

Rischio di reiterazione del reato

La situazione complessiva degli imputati appare delicata: entrambi non possono dimostrare disponibilità abitativa stabile nel territorio italiano ed esiste quindi un concreto rischio che possano tornare a commettere reati se rimessi in libertà. Per questo motivo il carcere è stato ritenuto necessario fino alla conclusione delle indagini.

Per quanto riguarda il terzo complice fuggito durante la rapina, le autorità stanno analizzando i telefoni cellulari degli altri due ragazzi detenuti nella speranza che possano fornire informazioni utili per identificarlo definitivamente.

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