Arrestati quattro sospetti rapinatori a Pavia: un piano audace sventato dai carabinieri

Quattro persone arrestate a Pavia mentre tentavano di rapinare una gioielleria, con due uomini travestiti da donne per ingannare il gioielliere. Intervento tempestivo dei carabinieri ha sventato il piano criminale.
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Quattro persone sono state arrestate a Pavia mentre tentavano di mettere in atto un piano per una rapina in una gioielleria dell’Oltrepo. I carabinieri, già impegnati in un’indagine su di loro, hanno fermato i sospetti all’altezza della piramide, vicino alla tangenziale est. Tra i fermati ci sono due uomini travestiti da donne, che avevano l’intento di ingannare il gioielliere per entrare nel negozio.

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L’operazione dei carabinieri

L’intervento dei carabinieri è avvenuto dopo che il gruppo era stato monitorato nell’ambito di un’altra indagine riguardante rapine nella zona di Monza. Le forze dell’ordine hanno tenuto d’occhio i quattro sospetti grazie a intercettazioni telefoniche e appostamenti strategici. Quando le due automobili con a bordo i fermati si sono avvicinate all’obiettivo, gli agenti hanno deciso di intervenire.

A bordo delle vetture c’erano Nicola e Patrick Folino, padre e figlio, insieme ad Antonio Cesarano e una donna la cui posizione è attualmente oggetto di accertamenti. Durante il controllo, gli agenti hanno trovato una pistola finta e fascette da elettricista nel veicolo. Questi elementi fanno parte del piano ideato dal gruppo per immobilizzare eventuali testimoni o vittime durante la rapina.

Il piano della rapina

Secondo le ricostruzioni degli investigatori, il progetto prevedeva che due membri del gruppo si presentassero davanti alla gioielleria vestiti da donna per guadagnare la fiducia del gioielliere. Una volta dentro il negozio, uno dei travestiti avrebbe simulato un malore per creare confusione mentre l’altro complice sarebbe entrato in azione.

La pistola finta serviva come intimidazione nei confronti del gioielliere affinché non opponesse resistenza durante l’operazione criminale. Tuttavia, grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine all’ingresso della città di Pavia, il piano è stato sventato prima che potesse essere messo in atto.

Interrogatorio e difesa degli arrestati

Dopo essere stati arrestati dai carabinieri e portati davanti al giudice Luigi Riganti, i tre uomini hanno confessato alcune parti del loro piano ma hanno anche cercato di minimizzare le accuse contro di loro. In particolare hanno negato che le fascette trovate nel veicolo fossero destinate a immobilizzare qualcuno durante la rapina.

Il giudice ha disposto la detenzione per Nicola Folino , Patrick Folino e Antonio Cesarano , mentre ha deciso per la liberazione della donna coinvolta nella vicenda fino a ulteriori verifiche sulla sua posizione legale. Gli sviluppi futuri potrebbero chiarire ulteriormente le dinamiche dietro questo tentativo fallito di furto aggravato nella provincia pavese.