L’emendamento al decreto infrastrutture, che prevede un aumento dei pedaggi autostradali a partire dal primo agosto, ha scatenato un acceso dibattito politico in Italia. Le reazioni sono arrivate da entrambe le parti, sia dalla maggioranza che dall’opposizione, evidenziando le divergenze interne e la crescente insoddisfazione verso le politiche fiscali del governo.
Divergenze nella maggioranza
All’interno della maggioranza di governo si sono manifestate opinioni contrastanti riguardo all’aumento dei pedaggi. Fratelli d’Italia ha espresso disappunto per la decisione di approvare l’emendamento proposto dai relatori. Fonti vicine al partito hanno fatto sapere che non tutti i membri della coalizione sono favorevoli a questa misura, ritenuta impopolare e potenzialmente dannosa per gli elettori.
Le tensioni tra i vari gruppi politici della maggioranza potrebbero complicare ulteriormente il percorso legislativo dell’emendamento stesso. I rappresentanti di Fratelli d’Italia temono che questo aumento possa avere ripercussioni negative sull’immagine del partito e sulla fiducia degli elettori in vista delle prossime elezioni locali.
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Pd e M5s all’attacco
Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno immediatamente contestato l’emendamento sul fronte opposto. Francesco Boccia, presidente dei senatori del Pd, ha dichiarato che si opporranno con tutte le loro forze all’aumento dei pedaggi autostradali previsto dal decreto Infrastrutture. Secondo Boccia, questo provvedimento colpirà duramente non solo le famiglie italiane pronte a partire per le vacanze estive ma anche quelle aziende che dipendono fortemente dal trasporto su strada.
Boccia ha sottolineato come questo incremento delle tariffe vada ad aggiungersi agli aumenti già certificati delle tasse sui carburanti e alla pressione fiscale crescente nel Paese. Anche Stefano Patuanelli del M5s è intervenuto sulla questione definendo il governo Meloni come responsabile di un “fiume di tasse occulte” che sta gravando sull’economia italiana.
Schlein: da Meloni tassa su italiani in vacanza
Elly Schlein, segretaria del Pd, ha puntato il dito contro Giorgia Meloni accusandola di voler introdurre una nuova tassa sugli italiani proprio nel periodo estivo quando molti si preparano a partire per le ferie. Secondo Schlein, l’aumento dei pedaggi autostradali rappresenta una manovra mirata a colpire i cittadini nei momenti di maggiore traffico legati ai viaggi estivi.
Schlein ha criticato la scelta dell’esecutivo di presentare tale emendamento all’ultimo momento su un decreto già esistente invece di affrontare questioni più urgenti come il caro vita o la necessità urgente di introdurre un salario minimo dignitoso per tutti i lavoratori italiani. Ha inoltre annunciato la presentazione di un sub-emendamento volto a fermare questa iniziativa governativa.
La situazione attuale mette in luce non solo una crisi interna alla maggioranza ma anche una forte opposizione da parte delle forze politiche avversarie pronte ad utilizzare ogni strumento disponibile per contrastare quello che considerano un ulteriore aggravio fiscale sulle spalle degli italiani durante uno dei periodi più attesi dell’anno: quello delle vacanze estive.