Negli ultimi giorni, il prezzo di Bitcoin ha mostrato segnali di ripresa, avvicinandosi nuovamente alla soglia psicologica dei 100.000 dollari. Questo movimento arriva in un contesto in cui molti analisti si aspettavano una flessione del valore della criptovaluta a fine aprile, rendendo la situazione attuale ancora più interessante.
Il recente rimbalzo del prezzo di Bitcoin
Fino a metà aprile 2025, il mercato delle criptovalute sembrava seguire una traiettoria discendente iniziata a febbraio dello stesso anno. Questa fase negativa era stata caratterizzata da un calo significativo sotto i 100.000 dollari dopo che BTC aveva raggiunto massimi storici nel gennaio precedente. Nonostante ciò, ci sono stati alcuni tentativi di recupero: due picchi sopra i 100.000 dollari e un terzo tentativo fallito nella seconda metà di febbraio.
Osservando il grafico dei prezzi, è evidente che dal termine di gennaio si è instaurata una nuova fase con movimenti altalenanti ma prevalentemente negativi fino all’8 aprile. Inizialmente sembrava che la discesa potesse continuare anche dopo quella data; tuttavia, il 21 aprile ha segnato un cambiamento decisivo quando il Dollar Index ha subito una caduta sotto i 99 punti per la prima volta dal suo abbassamento iniziale sotto i 100 punti.
Leggi anche:
Questo evento ha innescato un rimbalzo significativo nel prezzo di Bitcoin, portandolo ad avvicinarsi nuovamente ai livelli precedenti alla discesa iniziata nei mesi scorsi. Il grafico mostra chiaramente come questo rimbalzo sia ancora in corso e come l’interesse degli investitori stia crescendo man mano che ci si avvicina alla soglia psicologica dei 100.000 dollari.
Bitcoin punta verso i 100.000$
L’ultima volta che Bitcoin ha superato la soglia dei 100.000 dollari risale al febbraio scorso; successivamente non era più riuscito a mantenere valori superiori ai 97.000 dollari fino a ieri quando è tornato brevemente sopra questa cifra significativa per gli investitori.
Dal momento cruciale del rimbalzo post-21 aprile, BTC ha mostrato segni positivi: prima è risalito oltre gli 88.000 dollari e poi ha continuato a crescere superando anche le barriere degli oltre novantaquattromila dollari senza subire correzioni significative come molti avevano previsto inizialmente.
Il trend attuale sembra promettente poiché continua ad oscillare tra alti e bassi senza perdere slancio; tuttavia non ci sono garanzie su quanto possa durare questa tendenza positiva o se porterà effettivamente al superamento della fatidica soglia dei cento mila dollari nei prossimi giorni o settimane.
La soglia dei 100.000$
La barriera psicologica rappresentata dai cento mila dollari è stata centrale nel dibattito sulle criptovalute negli ultimi anni ed è diventata simbolica sin dal picco storico raggiunto nel dicembre del ’24 quando BTC finalmente toccò quel traguardo per la prima volta nella sua storia dopo aver sfiorato valori molto vicini già nelle settimane precedenti.
Nel corso del tempo questa cifra è diventata l’obiettivo principale per molti trader ed investitori poiché rappresenta non solo un livello tecnico importante ma anche uno stato mentale collettivo riguardo al futuro della criptovaluta stessa.
Nel corso dell’anno passato abbiamo assistito ad oscillazioni significative: mentre nel ’21 vi erano stati momenti esaltanti con punte ben oltre i sessantamila euro durante le fasi bullish seguite da crolli drammatici durante il bear market dell’anno successivo dove BTC era sceso addirittura sotto quota sedicimila euro.
Tuttavia dall’inizio del ’23 vi sono stati segnali incoraggianti con recuperi costanti culminati nell’ottimo risultato chiuso nell’anno precedente intorno ai sessantaseimila euro evidenziando così quanto possa essere volatile ma allo stesso tempo resiliente questo asset digitale rispetto alle pressioni esterne economiche globali.
Il ruolo del Dollar Index
Un aspetto cruciale da considerare riguarda l’andamento del Dollar Index , dato che storicamente esiste una correlazione inversa tra DXY e il prezzo di Bitcoin sul lungo periodo: quando DXY cresce tende generalmente a frenare l’ascesa delle criptovalute mentre viceversa facilita incrementi significativi nei loro valori.
Quando BTC superò gli ottantamila euro lo scorso novembre, DXY si trovava vicino ai centocinque punti; successivamente salì ulteriormente fino oltre centodieci punti all’inizio dell’anno corrente creando pressione ribassista su tutti gli asset digitalizzati compreso ovviamente Bitcoin stesso.
A partire dalla fine gennaio però abbiamo assistito ad una lenta discesa dell’indice statunitense culminante poi nella forte accelerazione iniziatasi dal mese scorso dove DXY toccò minimi storici intorno agli ottantanove punti favorendo così nuovi slanci rialzisti sul mercato cripto sbloccando definitivamente Bitcoin dalla sua fase discendente pre-esistente permettendogli ora d’inseguire nuovamente obiettivi ambiziosi come quello appunto della fatidica barriera psicologica fissata sui cento mila dollari.