Bob Wilson al Cinema Ritrovato: la storia di un’opera mai completata

Bob Wilson presenta il documentario “Robert Wilson and the CIVIL warS” al Cinema Ritrovato, esplorando la sua carriera e le sfide del progetto teatrale incompiuto legato alle Olimpiadi del 1984.
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Un evento unico ha avuto luogo al Cinema Ritrovato, dove il regista Bob Wilson ha presentato il documentario “Robert Wilson and the CIVIL warS” di Howard Brookner. Questo film rappresenta un’importante testimonianza della carriera artistica di Wilson e del suo approccio innovativo al teatro. La proiezione si è svolta in una domenica di giugno, un’occasione speciale che ha permesso agli spettatori di ascoltare direttamente le parole del maestro.

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Il legame tra Bob Wilson e Bologna

Bob Wilson, noto per i suoi spettacoli all’avanguardia, ha una lunga storia con la città di Bologna. I suoi lavori come “Relative Calm“, “Il Trovatore” e “Macbeth” hanno lasciato un segno indelebile nel panorama culturale locale. La sua presenza al Cinema Ritrovato non è solo una celebrazione della sua carriera, ma anche un riconoscimento del profondo legame che lo lega a questa città.

Durante l’evento, Wilson non si è limitato a presentare il film; ha condiviso aneddoti personali riguardo alla realizzazione dell’opera mai completata “The CIVIL warS“. Questo progetto ambizioso avrebbe dovuto essere presentato durante le Olimpiadi di Los Angeles nel 1984 e prevedeva una durata totale di 12 ore. Tuttavia, a causa delle difficoltà economiche e organizzative incontrate lungo il cammino, l’opera non vide mai la luce.

Il documentario ritrovato

Il documentario diretto da Howard Brookner è stato recuperato grazie agli sforzi del nipote Aaron Brookner ed è stato restaurato dopo dieci anni di lavoro meticoloso. Questa pellicola offre uno sguardo intimo sul processo creativo di Wilson e sulla sua visione artistica unica. Durante la proiezione al Modernissimo, gli spettatori hanno avuto l’opportunità rara non solo di vedere il film ma anche ascoltare direttamente dalla voce dell’artista come sono andate realmente le cose dietro le quinte.

Wilson racconta come nel 1979 ricevette una chiamata dall’organizzatore delle Olimpiadi per esplorare idee innovative da integrare nell’evento sportivo globale. L’intento iniziale era quello di creare uno spettacolo che celebrasse sia gli atleti sia gli artisti attraverso competizioni civili ispirate alle antiche Olimpiadi greche.

Le sfide affrontate nella realizzazione

Nonostante l’entusiasmo iniziale per il progetto, diverse problematiche emersero rapidamente. Secondo quanto riportato da Wilson durante l’incontro bolognese, Peter Uberroth – allora presidente del comitato olimpico – aveva altre priorità economiche in mente rispetto alla visione artistica proposta dal regista. Questo portò a offerte finanziarie insoddisfacenti per un progetto così ambizioso.

Wilson tentò quindi varie strade per raccogliere i fondi necessari alla realizzazione dello spettacolo coinvolgendo persone provenienti da contesti diversi in termini politici o religiosi; tuttavia questi sforzi furono vani e lo spettacolo rimase incompleto.

Howard Brookner decise comunque che fosse importante documentare questo viaggio creativo attraverso il suo film con un titolo evocativo: “A tree is best measured when it’s down”, richiamando alla memoria Abraham Lincoln e sottolineando come spesso i veri valori vengano riconosciuti solo postumi rispetto ai risultati ottenuti in vita.

La serata si chiude quindi con riflessioni su ciò che poteva essere se questo grande lavoro fosse stato portato a termine; tuttavia rimane viva la testimonianza dell’impatto duraturo che Bob Wilson continua ad avere sulla scena teatrale contemporanea.