Corteo a Roma per Gaza: Pd, M5s e Avs in marcia contro il conflitto

Corteo a Roma organizzato da PD, M5S e Alleanza Verdi-Sinistra per solidarietà a Gaza, con leader politici che chiedono giustizia sociale e riconoscimento dello Stato palestinese.
Corteo a Roma per Gaza: Pd, M5s e Avs in marcia contro il conflitto - Socialmedialife.it

Un corteo organizzato da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra si è svolto nel centro di Roma per esprimere solidarietà alla popolazione di Gaza. I partecipanti hanno sfilato dietro uno striscione che recitava “Gaza stop al massacro. Basta complicità“, mentre le bandiere palestinesi coloravano la manifestazione. Tra i leader politici presenti c’erano Elly Schlein, Giuseppe Conte e altri esponenti di spicco.

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Dettagli del corteo

La manifestazione ha preso avvio da Piazza Vittorio, con un percorso che ha condotto i partecipanti fino a Piazza San Giovanni, dove erano previsti interventi dal palco. Tra gli esponenti politici presenti figuravano nomi noti come Nichi Vendola, Nicola Zingaretti e Roberto Fico. La presenza di figure come Massimo D’Alema ha ulteriormente sottolineato l’importanza dell’evento.

Elly Schlein ha aperto il corteo dichiarando: “È un’enorme risposta di partecipazione per dire basta al massacro dei palestinesi e ai crimini del governo Netanyahu“. Ha aggiunto che questa manifestazione rappresenta un’Italia che chiede il riconoscimento dello Stato palestinese.

Durante la marcia si sono viste diverse forme di protesta creativa. Un giovane manifestante si è presentato con una bandiera palestinese legata attorno alla vita e una foto del presidente israeliano Netanyahu accostata a quella della premier Giorgia Meloni, accompagnata dalla scritta provocatoria “Oggi come ieri, sempre dalla parte della criminalità“. Questo gesto ha attirato l’attenzione sulla tensione politica attuale.

Reazioni politiche

Il clima politico intorno alla manifestazione è stato teso anche prima dell’inizio del corteo. L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha espresso preoccupazioni riguardo all’apparente parzialità della mobilitazione verso solo la causa palestinese senza considerare anche quella israeliana. Hanno invitato i partecipanti a mostrare entrambe le bandiere durante le proteste.

In risposta alle critiche ricevute dai detrattori della manifestazione, Giuseppe Conte ha difeso la posizione dei partiti promotori affermando: “Non vogliamo essere complici in un genocidio“. Ha respinto ogni accusa di antisemitismo definendo tali affermazioni come retorica infondata.

Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi-Sinistra ha condiviso sentimenti simili sostenendo che mobilitarsi per Gaza non equivale ad antisemitismo ma piuttosto rappresenta una presa di posizione contro l’oppressione subita dai civili nella regione.

Aspetti logistici della manifestazione

Per garantire la sicurezza durante il corteo è stato predisposto un piano specifico dal Comitato per l’Ordine Pubblico in Prefettura e perfezionato dalle autorità competenti in Questura. L’appuntamento era fissato per le 14 a Piazza Vittorio con deviazioni previste al traffico cittadino lungo il percorso verso Porta San Giovanni.

Le forze dell’ordine hanno monitorato attentamente lo svolgimento dell’evento cercando di mantenere ordine pubblico mentre centinaia di persone sfilavano pacificamente chiedendo giustizia sociale ed umanitaria per i cittadini coinvolti nel conflitto israelo-palestinese.

La presenza numerosa dei cittadini dimostra quanto sia sentita questa tematica nel dibattito pubblico italiano contemporaneo; molti hanno portato cartelli con messaggi fortemente simbolici volti a richiamare l’attenzione su questioni umanitarie urgenti legate alla situazione nella Striscia di Gaza.

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