Fino al 18 maggio, il Teatro Donizetti di Bergamo ospita lo spettacolo “Titizé – A Venetian Dream”, diretto da Daniele Finzi Pasca. Questo evento, caratterizzato da acrobazie e illusionismo, ha già conquistato il pubblico, che applaude entusiasta. La produzione è una fusione di arte circense e riferimenti alla tradizione veneziana, creando un’esperienza coinvolgente per spettatori di tutte le età.
Un viaggio tra acrobazie e magia
“Titizé – A Venetian Dream” si distingue per la sua capacità di trasportare gli spettatori in un mondo senza gravità. Le acrobazie aeree sono realizzate con maestria da artisti della Compagnia Finzi Pasca e del Teatro Stabile del Veneto. Tra i momenti più emozionanti dello spettacolo ci sono la presenza di una sirena e un delfino volante che fluttuano sopra le teste degli spettatori. Questi elementi scenici non solo intrattengono i bambini presenti in sala ma catturano anche l’attenzione degli adulti.
La regia di Finzi Pasca riesce a mescolare abilmente diversi linguaggi artistici: dall’acrobatica all’illusionismo fino alla clowneria. Ogni performance è eseguita con grande eleganza e consapevolezza tecnica, rendendo ogni numero unico nel suo genere. L’atmosfera magica creata dalle luci e dai costumi contribuisce ulteriormente a rendere l’esperienza indimenticabile.
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Riferimenti culturali veneziani
Lo spettacolo trae ispirazione dalla cultura veneziana attraverso vari elementi iconici come le maschere della commedia dell’arte, scene romantiche ambientate sulla spiaggia ed altri simboli tipici della città lagunare. Questi riferimenti non sono solo decorativi; servono come sfondo narrativo per esplorare temi universali legati all’identità e alla scoperta personale.
Il termine “Titizé”, che significa “tu chi sei?” in dialetto veneto, invita gli spettatori a riflettere su se stessi mentre assistono allo spettacolo. Questa domanda filosofica si intreccia perfettamente con la narrazione visiva proposta sul palco, stimolando curiosità sia nei bambini che negli adulti.
Un successo confermato dalla stagione teatrale
La stagione teatrale 2024/2025 del Fondazione Teatro Donizetti si conclude sotto ottimi auspici grazie ai numerosi successi ottenuti durante l’anno. Accanto ai classici come “L’Avaro” di Molière, ci sono stati anche nuovi testi contemporanei come “Ciarlatani”, interpretato da Silvio Orlando. La varietà delle proposte ha dimostrato la volontà del teatro bergamasco di attrarre un pubblico diversificato.
In particolare, l’affluenza delle giovani famiglie agli eventi rappresenta un segnale positivo per il futuro della cultura teatrale nella regione. L’impegno dei genitori nell’introdurre i propri figli all’arte è evidente nelle serate dedicate a “Titizé”, dove molti bambini hanno partecipato insieme ai loro genitori.
Maria Grazia Panigada, direttrice artistica del teatro, guarda già avanti verso la prossima stagione 2025/2026 con ambizioni elevate sia in termini qualitativi che quantitativi delle proposte artistiche future.