Davide “Boosta” Dileo, tastierista dei Subsonica, ha recentemente concluso un tour nazionale e ora si prepara a lanciare il suo nuovo progetto musicale intitolato Soloist. L’album rappresenta una riflessione profonda sulla scrittura musicale e sull’essenzialità del suono. Con 50 anni di esperienza alle spalle, Boosta desidera esplorare nuove sonorità attraverso un approccio minimalista che ricorda i compositori del primo Novecento.
Un disco di urgenza e necessità
Boosta descrive il suo nuovo lavoro come frutto di una forte urgenza creativa. A cinquant’anni, sente la necessità di esprimere le sue emozioni attraverso la musica in modo diretto e sincero. Secondo lui, ogni composizione musicale ha lo stesso valore della scrittura su carta; entrambi i processi evolvono nel tempo. “La calligrafia musicale cambia con gli anni”, afferma Boosta, sottolineando l’importanza dell’onestà nella sua arte. Questo album è quindi visto come un’espressione autentica della sua crescita personale e professionale.
L’intimità è uno degli elementi chiave che caratterizza questo progetto. Comporre davanti al pianoforte permette a Boosta di esplorare sentimenti profondi e personali. La musica diventa così uno strumento per liberare emozioni nascoste o per riflettere sulle esperienze quotidiane che lo circondano.
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Le tre anime dell’album
Il nuovo lavoro si distingue per la sua struttura tripartita: include brani registrati esclusivamente con un pianoforte Steinway vintage del ‘900, sezioni elettroniche arricchite da strumenti digitali e momenti più dilatati in cui l’ascoltatore può perdersi nel paesaggio sonoro creato dall’artista. Questa varietà sonora offre diverse esperienze d’ascolto che partono tutte dalla stessa fonte: il pianoforte.
Quando gli viene chiesto se sia possibile definire questo lavoro all’interno di un genere specifico, Boosta ammette le difficoltà nel trovare una classificazione adeguata. Preferisce riferirsi alla sua musica come contemporanea piuttosto che neoclassica; nonostante le influenze siano evidenti, ciò che conta è l’unione tra piano ed elettronica in questo viaggio solitario.
Influenze musicali e connessioni con i Subsonica
Le influenze musicali sono inevitabili nella carriera di ogni artista; Boosta riconosce questa realtà ma enfatizza anche l’importanza della personalizzazione delle esperienze sonore già vissute. Le atmosfere create nell’album possono ricordare artisti come Brian Eno o i Radiohead ma rimangono fortemente legate alla visione unica dell’artista torinese.
Inoltre, pur essendo legato ai Subsonica – band iconica italiana con cui festeggerà 30 anni nel 2026 – Boosta chiarisce quanto il suo attuale percorso solista sia distante dal gruppo originario. La ricerca dell’essenzialità nella musica rappresenta una nuova direzione rispetto agli stili più complessi dei suoi lavori passati con la band.
Progetti futuri e iniziative educative
Oltre al lancio del nuovo album, Davide Dileo è coinvolto in progetti innovativi come la sonificazione di impianti industriali a Torino dove utilizza suoni ambientali per creare nuove opere musicali interattive basate sul passaggio delle persone attraverso sensori ottici.
Parallelamente sta portando avanti anche iniziative educative rivolte ai bambini tramite corsi di musica elettronica mirati ad avvicinarli al mondo dei suoni senza focalizzarsi sulla tecnica tradizionale ma piuttosto sull’ascolto attivo delle sonorità circostanti.
Infine c’è interesse verso applicazioni terapeutiche della musica; collaborazioni con università italiane potrebbero portare studi sull’impatto della musica sullo sviluppo cerebrale nei giovani ascoltatori.