Elio: dalla musica elettronica all’improvvisazione, la sua storia e il futuro della scena musicale

Elio racconta la sua evoluzione artistica, dall’influenza dei grandi nomi della musica rock e elettronica alla creazione di opere elettroacustiche, esplorando l’importanza dell’ascolto nella composizione musicale.
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Elio racconta la sua evoluzione artistica, dalle prime influenze musicali alla creazione di opere elettroacustiche. La sua esperienza è un viaggio che attraversa generi diversi e riflette su come l’ascolto e le passioni personali abbiano plasmato il suo percorso. In questa intervista, esplora anche l’importanza della musica nel contesto contemporaneo italiano.

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Le origini musicali di Elio

Nella famiglia di Elio, la musica non era una passione predominante. Ricorda che in casa si ascoltava solo filodiffusione come sottofondo. Tra i pochi strumenti presenti c’era un giradischi anni Sessanta utilizzato sporadicamente dal padre per ascoltare notiziari radiofonici o da sua sorella per ballare con gli amici. Tuttavia, alcuni brani iniziarono a catturare la sua attenzione: da “Paranoid” dei Black Sabbath a “Something” dei Beatles fino a “Non è Francesca” di Lucio Battisti.

Questi pezzi stimolarono in lui un forte interesse per la chitarra; iniziò così a suonare con una Eko Rokes e ad approfondire il repertorio di Battisti sulla chitarra acustica. Con l’arrivo degli anni Settanta, scoprì band iconiche come i Pink Floyd e i Led Zeppelin che lo portarono verso esperienze musicali più complesse attraverso jam session notturne ispirate allo spirito del festival di Woodstock.

Parallelamente alla scoperta del rock, si avvicinò anche alla musica elettronica grazie ad artisti come Tangerine Dream e Klaus Schulze. Questa fase segnò un cambiamento significativo nella sua vita: iniziò a comporre autonomamente utilizzando sintetizzatori e altri strumenti acustici. Il suo primo album risale al 1978 ed era intitolato “Betelgeuse“, ma rimase inedito nonostante fosse trasmesso da alcune radio locali.

L’importanza degli ascolti nella formazione musicale

Elio sottolinea quanto siano stati fondamentali gli ascolti nella sua crescita musicale. Crede fermamente che ci sia una correlazione diretta tra ciò che si ascolta e le capacità compositive sviluppate nel tempo. Non solo la musica ha avuto un impatto significativo sulla sua formazione; anche altre esperienze artistiche hanno contribuito al suo senso estetico.

La passione per le arti visive ha arricchito ulteriormente il suo approccio alla composizione musicale, fornendogli una comprensione delle forme e delle proporzioni utili nell’ambito sonoro. Riconosce inoltre l’importanza degli ostacoli incontrati lungo il cammino; eventi sfavorevoli possono rivelarsi opportunità formative cruciali nel processo creativo.

La mancata ammissione al Conservatorio rappresenta uno dei momenti chiave della sua vita: sebbene inizialmente sembrasse una battuta d’arresto, questo evento lo portò a esplorare liberamente senza vincoli formali imposti dall’istruzione tradizionale.

La nascita del gruppo Ossatura

Nel 1992 Elio si trasferisce da Napoli a Roma in cerca di nuove opportunità artistiche ed entra in contatto con musicisti influenti come Fabrizio Spera e Luca Venitucci attraverso amicizie preesistenti nella capitale italiana. Insieme danno vita al progetto Ossatura dopo aver già collaborato precedentemente nel duo Martusciello insieme al cugino Maurizio.

Ossatura diventa rapidamente un punto d’incontro per sperimentazioni sonore radicali caratterizzate dall’improvvisazione libera ed esplorativa delle qualità timbriche del suono stesso piuttosto che seguire schemi prestabiliti o forme rigide già consolidate dalla tradizione musicale classica o popolare occidentale.

Le lunghe discussioni post-concerto alimentano continuamente il loro linguaggio comune mentre condividono conoscenze musicali provenienti dai più disparati generi; questo scambio reciproco arricchisce notevolmente le loro produzioni artistiche collettive rendendole sempre più innovative rispetto ai canoni tradizionali dell’epoca.

Improvvisazione vs musica concreta

Il dialogo tra improvvisazione radicale ed elementi della Musica Concreta sembra impossibile all’apparenza poiché queste due pratiche sembrano opposte nei loro principi fondamentali: mentre quest’ultima è fissa su supporto tecnologico riproducibile all’infinito senza variazione alcuna , l’improvvisazione avviene invece in tempo reale rendendo ogni esecuzione unica nel suo genere.

Tuttavia entrambi i mondi condividono elementi comuni poiché né compositori né improvvisatori delegano mai ad altri musicisti l’espressione diretta delle proprie idee sonore individualistiche ma prendono sempre parte attiva nella produzione sonora concreta.

L’improvvisatore espande continuamente le proprie possibilità espressive attraverso tecniche estese mentre chi lavora con materiali concreti può finalmente interagire direttamente col proprio pubblico durante performance dal vivo creando così nuove connessioni emotive tra artista-ascoltatore mai viste prima!

Composizione elettro-acustica basata su materiali concreti

Elio chiarisce cosa significhi realmente comporre utilizzando materiali concreti all’interno della Musica Elettroacustica evidenziando differenze significative rispetto alle pratiche compositive tradizionali dove vi sono fasi distinte fra ideazione astratta/realizzazione pratica.

Con tecnologie moderne oggi disponibili ai compositori elettroacustici non serve attendere tempi lunghi affinché qualcun altro possa realizzare fisicamente ciò pensato originariamente! Ogni artista può lavorare direttamente sul proprio materiale sonoro trasformandolo immediatamente secondo esigenze creative personali senza intermediari!

Questa libertà consente agli autori contemporanei maggiore controllo sulle proprie opere permettendo così risultati finalizzati molto più soddisfacenti rispetto ai metodi convenzionali!

Inoltre enfatizza quanto sia importante superare barriere culturali legate ai concetti stessi riguardanti “materialità” sonora poiché ogni tipo d’origine possiede potenzialità creative simili se interpretata correttamente!

L’ascolto acusmatico

Un altro aspetto fondamentale trattato riguarda il concetto di “ascolto acusmatico”, ovvero quando ci troviamo davanti a suoni privati dell’immagine sorgente originale producendo effetti cognitivi interessanti sull’ascoltatore stesso! Questo fenomeno invita infatti ognuno ad immaginarsi mentalmente quale possa essere stata origine quel determinato rumore percepito creando immagini mentali diverse basate sulle esperienze individualistiche accumulate fino ad allora.

Questo tipo d’ascolto rivela potenzialità straordinarie soprattutto nell’ambito dell’arte contemporanea dove spesso vengono utilizzati elementi sonori estrapolati dalla realtà quotidiana mescolandoli assieme dando forma nuova alle narrazioni sonore stesse!

Progetti futuri

Attualmente Elio sta lavorando insieme ad altri musicisti italiani dando vita a nuovi progetti discografici previsti entro fine anno 2024 inclusivi lavori solistici oltre a collaborazioni continuative già intraprese negli ultimi mesi! Inoltre continua costantemente ad aggiornarsi sui nuovi sviluppatori emergenti grazie agli studenti Conservatorio contribuendo attivamente alla diffusione cultura musicale innovativa presente oggi sul territorio nazionale italiano!

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