Negli ultimi giorni, le città italiane hanno vissuto un’ondata di calore senza precedenti, un fenomeno che ha messo in evidenza l’emergenza climatica in corso. Questo caldo estremo non è paragonabile a quello delle estati passate; è una realtà allarmante e tangibile. Il cinema ha spesso affrontato la crisi ambientale, presentando visioni del futuro che riflettono le sfide attuali e quelle imminenti. Di seguito, esploreremo cinque film significativi che trattano il tema del cambiamento climatico da diverse angolazioni.
Wall-E: un futuro abbandonato
“Wall-E”, pellicola d’animazione della Pixar uscita nel 2008 e diretta da Andrew Stanton, offre uno sguardo inquietante su un futuro distopico. La storia si svolge in un mondo dove gli esseri umani hanno abbandonato la Terra a causa dell’inquinamento e dell’accumulo di rifiuti. Il protagonista è Wall-E, un robot spazzino rimasto solo a ripulire il pianeta per secoli. Mentre gli altri robot sono andati in malora, lui continua instancabilmente il suo lavoro solitario dal 2805.
La narrazione mette in luce non solo l’impatto devastante dei rifiuti sull’ambiente ma anche la solitudine esistenziale derivante dall’abbandono umano. La rappresentazione di una Terra deserta e invasa dalla plastica serve come monito sulle conseguenze delle nostre azioni quotidiane riguardo ai rifiuti e all’inquinamento.
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A Plastic Ocean: la plastica nei mari
“A Plastic Ocean” è un documentario del 2016 diretto da Craig Leeson che rivela l’allarmante presenza di plastica negli oceani del mondo. Inizialmente partito per cercare balenottere azzurre al largo dello Sri Lanka nel 2011, Leeson scopre invece enormi quantità di rifiuti plastici galleggianti nelle acque oceaniche. Le immagini mostrano come questi materiali vengano ingeriti dalle balene durante l’alimentazione, causando loro sofferenze mortali.
Il film illustra chiaramente le conseguenze devastanti della plastica non solo sulla fauna marina ma anche sulla salute umana attraverso la catena alimentare. Con interviste a esperti ed attivisti ambientali, “A Plastic Ocean” invita alla riflessione su quanto sia urgente agire per ridurre i rifiuti di plastica e proteggere i nostri mari.
An Inconvenient Truth: una scomoda verità
“An Inconvenient Truth”, tradotto in italiano come “Una scomoda verità”, è un documentario fondamentale realizzato nel 2006 sotto la direzione di David Guggenheim con protagonista Al Gore, ex vicepresidente degli Stati Uniti d’America. Il film si concentra sul suo impegno nella sensibilizzazione riguardo al cambiamento climatico e ai rischi ad esso associati.
Gore presenta dati scientifici chiari sui rischi legati allo scioglimento dei ghiacci antartici e all’innalzamento dei livelli marini che potrebbero costringere milioni di persone ad abbandonare le proprie terre natali. Con questo lavoro vincitore dell’Oscar nel 2007 come miglior documentario, Gore cerca non solo informare ma anche mobilitare l’opinione pubblica verso azioni concrete contro il riscaldamento globale.
Before the Flood: dialoghi sul clima
“Before the Flood”, noto in italiano come “Punto di non ritorno”, è stato prodotto dall’attore Leonardo DiCaprio ed esce nel 2016 con lo scopo di approfondire i temi legati al cambiamento climatico attraverso interviste con figure influenti globali quali Barack Obama e Papa Francesco. DiCaprio viaggia per diversi continenti raccogliendo testimonianze sui danni provocati dai mutamenti climatici già visibili nelle comunità locali.
Il documentario sottolinea l’importanza della consapevolezza collettiva nell’affrontare questa crisi globale; ogni intervista arricchisce il racconto mostrando diverse prospettive sulle sfide ambientali contemporanee mentre invita tutti noi a considerare seriamente cosa possiamo fare per proteggere il nostro pianeta.
Don’t Look Up: satira sul riscaldamento globale
In “Don’t Look Up”, uscito su Netflix nel Natale del 2021 sotto la regia di Adam McKay, Leonardo DiCaprio recita nuovamente accanto ad altre star del cinema per raccontare una storia satirica sull’indifferenza verso i segnali d’allerta riguardanti il clima. La trama ruota attorno alla scoperta da parte due astronomi dell’arrivo imminente di un asteroide destinato a distruggere la Terra – metafora evidente delle minacce climatiche ignorate dalla società moderna.
Il tono grottesco mescolato alla critica sociale rende questo film accessibile pur mantenendo alta l’attenzione sui temi urgenti legati al cambiamento climatico; sebbene possa sembrare superficiale nella sua narrazione comica o drammatizzata degli eventi globali reali, riesce comunque a stimolare discussioni importanti tra gli spettatori sulla nostra responsabilità collettiva nei confronti dell’ambiente.
Snowpiercer: sopravvivenza nell’era glaciale
Infine c’è “Snowpiercer”, pellicola coreana del 2013 diretta da Bong Joon-ho prima della sua vittoria agli Oscar con “Parasite“. Questo film immagina uno scenario opposto rispetto alle tendenze attuali; dopo tentativi falliti volti a fermare il riscaldamento globale si verifica infatti una nuova era glaciale devastante dove pochi sopravvissuti viaggiano incessantemente su treni specializzati progettati appositamente per resistere alle condizioni estreme esterne.
La lotta tra classi sociali emerge chiaramente mentre i passeggeri devono affrontarsi dentro questo microcosmo mobile. Attraverso personaggi fortemente caratterizzati, “Snowpiercer” offre spunti interessanti sulle dinamiche sociali ed economiche collegate alle crisi ecologiche future.