Festival “Alice e le altre”: due giorni di cultura femminile a Lecce

Il festival “Alice e le altre” torna a Lecce il 3 e 4 maggio, celebrando le donne nella cultura attraverso incontri con autrici storiche e contemporanee, promuovendo la scrittura femminile.
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Il 3 e 4 maggio, il festival “Alice e le altre” torna a Lecce per la sua nona edizione, all’interno della stagione “Unica – SenzaConfini” di Nasca il Teatro. Questo evento, ideato da Collettiva edizioni indipendenti, celebra la presenza delle donne nella cultura attraverso racconti, sogni e visioni. L’iniziativa si propone di valorizzare registe, scrittrici e poete che hanno segnato la storia della letteratura e del cinema.

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Un progetto in crescita dal 2014

Il festival è nato nel 2014 come tributo ad Alice Guy, pioniera del cinema. Da allora ha ampliato i suoi orizzonti includendo non solo il mondo del cinema ma anche quello della letteratura e della poesia. L’obiettivo è quello di riscoprire figure femminili spesso dimenticate o sottovalutate nel panorama culturale contemporaneo. Attraverso questo percorso si intende promuovere un senso di comunità tra artisti e pubblico, creando occasioni per conoscere meglio opere significative.

La manifestazione offre uno spazio dedicato alla trasmissione dei saperi legati alla scrittura femminile. Le relatrici selezionate sono esperte nel loro campo e porteranno sul palco storie che meritano attenzione. La programmazione include incontri con autrici storiche così come contemporanee.

Il programma del sabato: cinque voci fondamentali

La prima serata del festival avrà luogo sabato dalle 18:30 alle 21:00 ed è dedicata a cinque figure emblematiche della scrittura al femminile. Marianna Rapisarda parlerà di Goliarda Sapienza , una voce intensa che ha saputo trasformare le sue crisi personali in opere letterarie profonde; Margaret Atwood , rappresentata da Teresa Musca, sarà analizzata per la sua capacità di decostruire generi narrativi con ironia; Simone de Beauvoir sarà presentata da Carla Maria Graduata insieme a Giampiera Dimonte come una pensatrice fondamentale per il movimento femminista; Laudomia Bonanni , ricordata da Elisabetta Liguori, offrirà spunti su temi quali marginalità e dolore; infine Stefania Zecca approfondirà l’opera di Armanda Guiducci , filosofa che ha esplorato complessità legate al corpo femminile.

Questa serata promette un’interessante riflessione sulla condizione delle donne nella società attraverso le parole delle relatrici.

Domenica: quattro nuove protagoniste

Domenica sera dalle 19 alle 21 si svolgerà l’ultimo appuntamento del festival con quattro nuove protagoniste della scrittura al femminile. Jolanda Insana sarà presentata da Cristina Carlà come poetessa capace di fondere lingue antiche con il dialetto siciliano in una forma espressiva unica; Valeria Nicoletti racconterà Irmgard Keun , autrice tedesca censurata dal regime nazista nota per i suoi racconti ironici sulla Germania degli anni ’30; Simona Cleopazzo esplorerà Grace Paley , attivista americana famosa per la sua abilità nel narrare storie quotidiane ricche di significati sociali; infine Serena Gatto presenterà Colette , figura poliedrica dell’arte francese che ha lasciato un’impronta indelebile nella scena culturale del Novecento grazie alla sua passione per la scrittura.

Questi eventi offrono non solo l’opportunità di scoprire autrici meno conosciute ma anche un modo per riflettere sulle sfide affrontate dalle donne nei vari ambiti creativi.

Collaborazioni locali e sostegno istituzionale

La stagione “Unica – SenzaConfini” è diretta artisticamente da Ippolito Chiarello e Barbara Toma ed è realizzata grazie alla collaborazione con diverse realtà locali impegnate nella promozione culturale. Il supporto viene fornito anche dalla Fondazione AMI – Alta Mane Italia oltre ai contributi dei soci coinvolti nell’organizzazione dell’evento stesso.

Questo festival rappresenta quindi non solo un momento importante per celebrare le voci delle donne ma anche una piattaforma utile a rafforzare i legami tra artistico locale ed esperienze internazionali nel campo della cultura.

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