Firmato il decreto per il Bonus Donne 2025: incentivi per l’assunzione di lavoratrici in Italia

Il Bonus Donne 2025, firmato dai Ministeri del Lavoro e dell’Economia, incentiva l’assunzione di donne in Italia, con regole specifiche per le regioni Zes come la Sicilia.
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Il Ministero del Lavoro e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno ufficialmente firmato il decreto attuativo relativo al Bonus Donne 2025, un’iniziativa volta a promuovere l’assunzione di donne nel mercato del lavoro italiano. In attesa dell’approvazione della Corte dei Conti, è già chiaro che le modalità di applicazione varieranno tra le regioni Zes, come la Sicilia, rispetto al resto del Paese.

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Le differenze regionali nel bonus

Il Governo italiano ha ricevuto dalla Commissione Europea l’autorizzazione per implementare un “doppio binario” riguardo al Bonus Donne. Questo approccio prevede criteri specificamente adattati alle esigenze del Mezzogiorno, dove i tassi di occupazione femminile sono significativamente più bassi rispetto alla media europea. Secondo i dati forniti da Eurostat, regioni come Sicilia, Calabria e Campania si trovano nelle ultime posizioni della classifica europea in termini di occupazione femminile.

Attualmente, il tasso nazionale di occupazione femminile si attesta intorno al 60%, ben lontano dall’obiettivo dell’80% fissato dall’Unione Europea da raggiungere entro il 2030. Tuttavia, la situazione è ancora più critica nel Mezzogiorno: in Sicilia, ad esempio, solo il 46.8% delle donne è occupata.

Cosa prevede concretamente la misura?

Il Bonus Donne 2025 offre un esonero contributivo a favore delle aziende che assumono donne lavoratrici. Questa agevolazione può durare fino a due anni e ammonta a un massimo di 650 euro mensili per ogni nuova assunzione effettuata. È importante notare che non basta semplicemente assumere una donna; affinché l’azienda possa beneficiare dell’esonero contributivo deve dimostrare un incremento reale nel numero totale dei dipendenti rispetto alla media registrata nell’anno precedente.

Sono esclusi dal bonus i contratti domestici e non è possibile cumulare questa misura con altri esoneri contributivi già esistenti. Tuttavia rimane compatibile con la maxi deduzione fiscale del 120%, ovvero una deduzione aggiuntiva dall’IRES sui costi sostenuti per nuove assunzioni.

Le specifiche regole siciliane

In Sicilia e nelle altre regioni Zes ci saranno regole particolari relative all’applicabilità del Bonus Donne. A livello nazionale infatti l’incentivo è riservato alle donne disoccupate da almeno due anni; mentre nel Mezzogiorno questa soglia scende a sei mesi. Inoltre, sarà limitato alle sole donne residenti nelle aree della Zona Economica Speciale .

Un’altra distinzione riguarda le date d’inizio validità: mentre sul resto del territorio nazionale le assunzioni devono avvenire tra il primo settembre 2024 e il trentuno dicembre 2025 per poter accedere all’incentivo; nelle regioni meridionali questo periodo inizierà solo dopo l’approvazione definitiva da parte dell’Unione Europea prevista dal trentuno gennaio 2025 in poi.

Nonostante queste differenze temporali ed operative restano invariati gli importi previsti: ogni azienda potrà ricevere fino a €650 mensili per ciascuna lavoratrice assunta nei successivi due anni.

Integrazione con misure regionali

In Sicilia questo nuovo incentivo si affiancherà ad altre iniziative già messe in atto dal Dipartimento regionale del Lavoro che ha stanziato circa €58 milioni destinati ad incentivare l’ingresso nel mondo lavorativo delle donne provenienti da contesti svantaggiati o vittime di violenza domestica. Queste misure mirano non solo ad aumentare i tassi d’occupazione ma anche a garantire maggiore sicurezza economica e sociale alle categorie più vulnerabili della popolazione femminile siciliana.

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