Il 15 maggio 2025, l’Aula Magna Santa Lucia dell’Università di Bologna ha ospitato un’importante iniziativa dedicata alla donazione del corpo post mortem alla scienza. L’evento, intitolato “Donare il corpo alla scienza. La potenza della generosità”, ha visto la partecipazione di studenti, medici e personalità di spicco come Giorgio Chiellini. L’obiettivo principale è stato quello di sensibilizzare la comunità accademica e sanitaria sull’importanza etica e pratica di questa scelta.
Un evento significativo per la comunità
L’incontro è stato organizzato dal Centro anatomico dell’Università di Bologna in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, con il supporto del ministero della Salute e il patrocinio della Società Italiana di Anatomia e Istologia . Durante l’evento si è discusso dell’impatto fondamentale che la donazione del corpo ha sulla formazione medica e sulla ricerca scientifica. Il tema rimane poco conosciuto in Italia, nonostante le sue implicazioni significative per la salute pubblica.
La moderatrice Francesca Fanuele ha guidato una serie di interventi da parte di esperti nel campo medico-scientifico, rappresentanti istituzionali e familiari dei donatori. Tra i relatori figuravano anche nomi noti come Paco D’Onofrio e Lucia Manzoli che hanno condiviso le loro esperienze personali riguardo al valore della donazione.
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L’incontro ha offerto uno spazio per riflessioni profonde sul significato etico della scelta di donare il proprio corpo dopo la morte. È stata anche presentata ufficialmente una campagna nazionale volta a promuovere questa pratica attraverso informazioni chiare ed accessibili ai cittadini.
Le dichiarazioni dei protagonisti
Durante l’apertura dell’evento sono intervenuti diversi esponenti istituzionali tra cui Giovanni Molari, rettore dell’università; Michele de Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna; Matteo Maria Zuppi, cardinale arcivescovo; Chiara Gibertoni, direttrice generale dell’Irccs Policlinico Sant’Orsola; insieme ad altri membri delle istituzioni locali.
Il rettore Molari ha sottolineato l’importanza civile ed etica legata a questo gesto: “Oggi abbiamo dato voce a una scelta che rappresenta un atto straordinario verso la collettività”. Ha evidenziato come l’affluenza sia stata tale da dover chiudere le registrazioni prima del termine previsto.
Michele de Pascale ha descritto questo gesto come un atto nobile che deve essere rispettoso delle persone coinvolte: “Siamo orgogliosi d’essere capofila nella campagna nazionale per informare i cittadini su questa possibilità”. Ha aggiunto quanto sia cruciale avere eventi simili per sensibilizzare su temi così importanti.
Anche il cardinale Zuppi si è espresso sul valore intrinseco della generosità legata alla donazione: “La vera forza sta nell’amore che porta a compiere gesti così significativi”. Ha invitato tutti a considerare seriamente perché scegliere questa strada possa contribuire al progresso scientifico senza compromettere mai il rispetto dovuto ai corpi umani.
La campagna nazionale sulla donazione
Un momento saliente dell’incontro è stata l’introduzione ufficiale della campagna nazionale dedicata all’informativa riguardante la donazione post mortem. Questa iniziativa sarà gestita dalla Regione Emilia-Romagna sotto incarico del ministero della Salute ed avrà lo scopo primario d’informare i cittadini sui benefici derivanti dalla decisione di diventare un dono per gli studi scientifici futuri.
Chiara Gibertoni ha enfatizzato quanto sia importante tale contributo nella formazione dei medici: “Ogni corpo dona conoscenza preziosa” affermando così quanto possa influenzare positivamente lo sviluppo delle tecniche mediche future.
Rita Monticelli infine ha collegato questo gesto ad una dimensione più ampia: “Donare non riguarda solo medicina ma anche solidarietà civica”. Ha messo in luce come ogni individuo possa lasciare un’eredità viva attraverso questo atto altruistico che va oltre le differenze individualistiche comuni nella società moderna.
L’evento si conclude quindi con una forte spinta verso una maggiore consapevolezza sociale riguardo al tema delicatissimo ma essenziale della donazione del corpo alla scienza.