Il 30 giugno scorso, il governo italiano ha adottato un decreto del presidente del Consiglio per affrontare le sfide legate alla sicurezza nazionale. Questo provvedimento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 luglio e prevede l’assegnazione di responsabilità specifiche al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. La decisione arriva in un contesto di crescente preoccupazione per gli attacchi ibridi e le minacce informatiche che mettono a rischio infrastrutture strategiche.
La creazione della task force per la resilienza
Negli ultimi due mesi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha intrapreso azioni significative per migliorare la resilienza dei soggetti critici nel Paese. Ha istituito una task force presieduta dal suo consigliere militare, Franco Federici. Questa nuova struttura ha lo scopo di fungere da collegamento tra i vari ministeri e le imprese operanti nei settori considerati strategici. L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di riorganizzazione delle politiche governative volte a garantire una risposta efficace alle minacce emergenti.
La task force avrà il compito di coordinarsi con i ministeri competenti, come quelli della Difesa e delle Imprese, assicurando che ci sia una comunicazione fluida tra le diverse entità coinvolte nella gestione della sicurezza nazionale. Inoltre, sarà responsabile dell’individuazione dei soggetti critici che forniscono servizi essenziali alla società italiana.
Le deleghe affidate a Alfredo Mantovano
Il dpcm firmato da Meloni stabilisce chiaramente che il sottosegretario Mantovano è ora responsabile delle deleghe riguardanti la resilienza dei soggetti critici ad eccezione delle competenze riservate esclusivamente alla premier stessa. Queste ultime includono l’alta direzione sulle politiche relative alla resilienza e l’adozione della strategia nazionale corrispondente.
Mantovano dovrà mantenere aggiornato il premier sull’esercizio del suo mandato mentre collabora con Federici nella nuova task force. Questo approccio mira a centralizzare gli sforzi governativi nella protezione delle infrastrutture vitali contro potenziali incidenti o attacchi esterni.
Direttive europee sulla protezione dei servizi essenziali
Le misure adottate dal governo italiano sono parte dell’attuazione di una direttiva europea che richiede agli Stati membri di identificare i soggetti critici fornitori di servizi essenziali e valutare i rischi associati a possibili incidenti negativi su tali servizi. I settori interessati dalla direttiva comprendono energia, trasporti, finanza, pubblica amministrazione e telecomunicazioni.
Nel 2024 era già stato approvato un primo decreto legislativo volto ad implementare queste disposizioni europee; tale provvedimento stabiliva che la presidente del Consiglio potesse delegare responsabilità specifiche a ministri o sottosegretari statali competenti nel settore della sicurezza critica. Di conseguenza, l’affidamento delle funzioni al braccio destro Mantovano rappresenta un passo significativo verso una gestione più efficace degli aspetti legati alla sicurezza nazionale in Italia.
Con queste iniziative concrete, il governo intende non solo tutelarsi dalle minacce esterne ma anche garantire continuità nei servizi fondamentali per tutti i cittadini italiani.