Il cardinale Robert Prevost è stato eletto ieri come nuovo Papa Leone XIV, suscitando grande emozione tra le famiglie romane. Tra i ricordi più vividi c’è quello della cresima di Manfredi, figlio di Diletta, avvenuta lo scorso anno nella Chiesa di San Patrizio. La notizia ha riempito le chat dei genitori e risvegliato memorie condivise sui social.
La cresima che ha sorpreso tutti
Diletta, 43 anni, non nasconde la sua sorpresa per l’elezione del cardinale Prevost a Papa. Ricorda con affetto il giorno in cui il nuovo Pontefice ha celebrato la cresima del suo bambino presso la Marymount International School. “Fu una bellissima giornata”, racconta Diletta, descrivendo l’atmosfera magica che si respirava durante la cerimonia presieduta dal cardinale in qualità di Prefetto del Dicastero dei Vescovi.
La notizia dell’elezione ha immediatamente attivato un tam tam tra i genitori degli studenti della scuola. Messaggi come “Hai visto chi è diventato Papa?” hanno iniziato a circolare rapidamente nelle chat di classe. Le foto scattate durante quella cerimonia sono tornate alla ribalta sui social media; molte mamme hanno condiviso immagini del momento in cui Prevost benedisse gli studenti sorridendo accanto a loro.
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Lucia, un’altra madre presente alla cresima dello scorso anno, esprime incredulità: “Mio figlio ha cominciato a urlare: ‘Mamma ma è lui!’ Adesso quella foto diventa ancora più preziosa”. Con umorismo aggiunge anche che suo figlio più piccolo dovrà attendere per ricevere il sacramento quest’anno e scherza sul fatto che ora il nuovo Papa sarà “troppo occupato per celebrare nuovamente”.
I legami romani del nuovo Pontefice
Papa Leone XIV porta con sé una lunga storia d’amore con Roma. Ha trascorso oltre dodici anni nella Capitale italiana sia come studente sia come priore generale della Congregazione Agostiniana. La sua avventura romana iniziò negli anni ’80 quando fu inviato dall’Ordine per studiare Diritto Canonico all’Angelicum.
Padre Angelo Di Berardino, amico intimo del nuovo Pontefice e testimone della discussione della sua tesi all’università pontificia, ricorda quanto fosse umile e riservata la figura di Prevost durante gli anni trascorsi a Roma. Ha vissuto in diverse zone della città insieme ai suoi confratelli ed era noto per girare senza farsi notare troppo dai passanti.
L’ultima volta che Padre Angelo lo incontrò fu lunedì scorso; avevano pranzato insieme pochi giorni prima dell’inizio del Conclave dove è stato eletto Papa. Questo legame profondo con Roma si riflette anche nel modo in cui Leone XIV interagisce con le persone comuni e mantiene viva l’amicizia con coloro che lo conoscono da tempo.
La passione calcistica del papa tifoso
Oltre ai suoi impegni religiosi e accademici, Robert Prevost nutre una forte passione sportiva: è un fervente tifoso dell’AS Roma. Questa affinità nasce nei primi anni trascorsi nella Capitale quando rimase colpito dalla squadra guidata da Nils Liedholm negli anni ’80.
Il trionfo giallorosso nel 1983 segnò profondamente il giovane americano; quell’anno i giallorossi conquistarono il secondo scudetto nella loro storia sotto gli occhi entusiasti dei tifosi romani. Padre Giuseppe Pagano sottolinea questa vena sportiva parlando delle conversazioni avute dopo partite importanti; recentemente aveva scherzato sulla vittoria contro la Fiorentina dicendo: “La vittoria della Roma è il primo miracolo di Francesco dopo la morte”.
Questa combinazione tra fede e sport rende Leone XIV una figura unica nel panorama ecclesiastico contemporaneo italiano ed internazionale; rappresenta non solo un leader spirituale ma anche un uomo vicino alle tradizioni locali e alle passioni quotidiane degli italiani.