Incentivo per il lavoro posticipato: esenzione fiscale per i dipendenti fino al 2025

Il governo italiano introduce un bonus esente da tasse per i lavoratori prossimi alla pensione che scelgono di rimanere attivi, incentivando la permanenza nel mercato del lavoro fino al 2025.
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Il governo italiano ha approvato un’importante misura che riguarda i lavoratori prossimi alla pensione. Il bonus pensioni, destinato ai dipendenti che maturano il diritto alla pensione entro il 31 dicembre 2025 ma scelgono di rimanere attivi nel mondo del lavoro, sarà esente dal prelievo fiscale. Questa decisione è stata comunicata dal viceministro all’Economia Maurizio Leo e fa parte delle disposizioni integrative riguardanti l’Irpef e l’Ires.

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Dettagli sull’incentivo e modalità di erogazione

L’incentivo si traduce in un beneficio economico significativo per coloro che decidono di posticipare la propria uscita dal lavoro. A partire da settembre 2025, i lavoratori del settore privato inizieranno a ricevere questo bonus direttamente in busta paga, mentre per quelli del settore pubblico l’erogazione avverrà a novembre dello stesso anno. Questo provvedimento mira a incentivare la permanenza dei lavoratori più esperti nel mercato del lavoro, contribuendo così anche alla sostenibilità del sistema previdenziale.

Le finestre temporali per accedere alla pensione sono state fissate in sette mesi per i dipendenti privati e nove mesi per quelli pubblici. Ciò significa che chi decide di continuare a lavorare avrà una maggiore flessibilità nella gestione della propria carriera professionale prima dell’ingresso definitivo nel sistema pensionistico.

Impatto sulla busta paga e sul calcolo delle pensioni

Nel corso dell’anno precedente, il bonus era soggetto a tassazione Irpef, ma con le nuove disposizioni questa tassazione non si applicherà più. Si stima che circa settemila persone possano beneficiare di questa misura nel prossimo futuro. L’aliquota contributiva Ivs , attualmente fissata al 9,19% sul reddito imponibile dei lavoratori, rimarrà invariata.

È importante notare che l’accesso al bonus non è automatico; ogni lavoratore interessato dovrà presentare richiesta all’INPS . Quest’ultimo procederà con la verifica dei requisiti necessari affinché venga riconosciuto il diritto all’incentivo.

Costi previdenziali previsti dallo Stato

Nel corso del 2024, le spese previdenziali hanno raggiunto quasi 337 miliardi di euro con un incremento rispetto all’anno precedente pari al 5,6%. Per il prossimo anno fiscale , si prevede un ulteriore aumento della spesa fino a toccare quota 344 miliardi. Questi dati evidenziano come le politiche relative alle pensioni siano sempre più centrali nelle strategie economiche governative e come sia necessario trovare soluzioni efficaci per garantire la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale italiano.

La nuova misura rappresenta quindi una risposta concreta alle esigenze dei lavoratori prossimi alla pensione e riflette l’intento dell’esecutivo di promuovere una maggiore stabilità occupazionale anche in età avanzata.