La Festa del Redentore è una delle celebrazioni più attese dai veneziani, una tradizione che affonda le radici in cinque secoli di storia. Quest’anno, la manifestazione si è svolta domenica 20 luglio e ha portato con sé novità entusiasmanti, tra cui sorprese musicali e un modo innovativo di vivere l’attesa dello spettacolo pirotecnico.
Cinque secoli di storia e significato
Le origini della Festa del Redentore risalgono alla terribile pestilenza che colpì Venezia tra il 1575 e il 1577. Questo flagello causò la morte di oltre un terzo della popolazione cittadina. La festa celebra la liberazione dalla malattia grazie all’intercessione divina, rappresentata dalla costruzione della chiesa del Redentore sull’isola della Giudecca. Questa chiesa è stata eretta come ex voto dal Senato veneziano in segno di gratitudine per l’aiuto ricevuto durante uno dei periodi più bui della storia cittadina.
Ogni anno, nella terza domenica di luglio, i veneziani si recano alla chiesa attraverso un suggestivo ponte pedonale realizzato con barche che attraversano il canale della Giudecca. Questo rituale non solo rafforza il legame spirituale con le proprie radici ma rappresenta anche un momento collettivo di festa che coinvolge migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo.
Nel corso dei secoli, la celebrazione ha assunto dimensioni sempre più imponenti. La “notte famosissima”, come viene chiamata quella che precede i festeggiamenti ufficiali, si illumina ogni anno grazie a uno spettacolo pirotecnico straordinario. Quest’anno lo show ha avuto come tema centrale “Casanova e l’Amore”, rendendo omaggio al famoso avventuriero settecentesco Giacomo Girolamo Casanova attraverso circa 6.000 fuochi d’artificio distribuiti su un fronte lungo 420 metri.
Musica colorata in attesa dei fuochi
Quest’edizione della Festa del Redentore ha visto anche l’introduzione di eventi musicali pensati per intrattenere gli spettatori mentre attendevano lo spettacolo pirotecnico finale. Aperol, marchio nato nel Veneto nel 1919, ha contribuito a creare una serie di eventi musicali gratuiti per arricchire ulteriormente l’atmosfera festiva.
Dal tardo pomeriggio fino all’inizio dello spettacolo pirotecnico vero e proprio, diversi artisti hanno animato le strade venete con performance dal vivo. Tra questi spiccava la street band Funkasin composta da quattordici musicisti notoriamente apprezzati per il loro mix coinvolgente tra musica vivace e coreografie accattivanti.
Questa fusione tra tradizione musicale locale ed elementi contemporanei ha reso ancora più speciale l’attesa dei fuochi d’artificio previsti nella notte culminante dell’evento.
Un’ondata di emozioni condivise
Aperol non si è limitato a offrire solo intrattenimento musicale; quest’anno ha voluto portare nella laguna anche una forte dose emotiva attraverso iniziative simboliche legate al suo slogan “L’Unico Per Tutti”. Le tipiche imbarcazioni veneziane sono state decorate con dettagli arancioni caratteristici dell’aperitivo italiano creando così un’atmosfera festosa nei luoghi simbolo come Campo Erberia e le Zattere.
In queste aree centrali sono stati organizzati concertini specializzati dove gli spettatori hanno potuto assistere alle esibizioni live dell’artista Gaia. Il suo successo esploso dopo aver vinto nel 2020 il talent show Amici ha attratto numerosi fan desiderosi ascoltare brani iconici come “Chiamo io chiami tu” o “Sesso e Samba”, contribuendo così ad alimentare ulteriormente lo spirito collettivo dell’evento.
Per celebrare questo importante appuntamento annuale non sono mancati gadget commemorativi offerti ai partecipanti: piccoli ricordi tangibili da portare via dopo aver vissuto momentaneamente questa esperienza unica insieme ai cittadini locali ed ai turisti presenti in città durante i festeggiamenti.