La legge fiscale di Trump: impatti su aziende e settori chiave in America

La legge fiscale “Big Beautiful Bill” di Trump favorisce il private equity e l’industria del carbone, mentre penalizza le energie rinnovabili e le grandi aziende tecnologiche, con impatti significativi su vari settori.
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La recente approvazione della legge fiscale e di spesa da parte dell’amministrazione Trump, conosciuta come “Big Beautiful Bill“, ha suscitato reazioni contrastanti tra le aziende americane. Mentre alcuni settori traggono vantaggio dai tagli fiscali, altri si trovano a dover affrontare sfide significative. Questo articolo esplora i vincitori e i vinti di questa legislazione, con particolare attenzione ai settori del carbone, delle energie rinnovabili, della tecnologia e della difesa.

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Vittoria per il private equity ma non senza limiti

Il settore del private equity emerge come uno dei principali beneficiari della nuova legge fiscale. Con un valore complessivo che supera i 13.000 miliardi di dollari, questo settore ha visto mantenuta la cosiddetta “carried interest provision“, che consente ai fondi di tassare le plusvalenze a lungo termine anziché il reddito ordinario, più elevato. Inoltre, la legge prevede una riduzione delle aliquote fiscali per molte società sostenute da questi fondi e amplia le deduzioni fiscali per gli interessi sul debito.

Tuttavia, nonostante queste misure favorevoli, la vittoria non è stata totale. Secondo quanto riportato dal Financial Times, i fondi di private equity hanno tentato invano di ottenere crediti d’imposta significativi – quasi 11 miliardi di dollari in dieci anni – ma senza successo a causa dell’opposizione politica e delle limitazioni imposte dalla nuova normativa.

Favoritismi verso l’industria del carbone

Un altro settore che beneficia notevolmente della Big Beautiful Bill è quello del carbone. L’amministrazione Trump ha già dimostrato un chiaro sostegno verso questa industria attraverso ordini esecutivi mirati; ora la nuova legislazione stabilisce che i produttori di carbone metallurgico possono richiedere una detrazione fiscale del 2,5% sui costi sostenuti fino al 2029.

Mentre vengono mantenuti crediti d’imposta per fonti energetiche stabili a zero emissioni come geotermico o nucleare, molti incentivi per l’eolico e il solare sono stati eliminati. A partire da settembre prossimo verranno anche cancellati gli incentivi all’acquisto dei veicoli elettrici; nel giro dell’anno successivo spariranno anche quelli relativi all’installazione dei pannelli fotovoltaici nelle abitazioni. I produttori di batterie continueranno ad avere accesso agli incentivi fiscali fino al 2033 ma dovranno rispettare requisiti più severi riguardo al contenuto nazionale.

Tesla è tra le aziende maggiormente colpite da queste modifiche legislative: oltre alla perdita degli incentivi sui veicoli elettrici venduti ed installazioni fotovoltaiche domestiche, perderà anche l’opportunità di vendere crediti per compensare le emissioni ad altri produttori automobilistici.

Conseguenze negative per le grandi tech

Le grandi compagnie tecnologiche statunitensi come Amazon, Google e Microsoft si trovano in una posizione svantaggiata dopo l’approvazione della Big Beautiful Bill. La normativa ha respinto proposte cruciali relative alla moratoria sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti; ciò implica che ci sarà un aumento significativo nella regolamentazione riguardante questo ambito innovativo.

Al contrario delle Big Tech, alcune società aerospaziali private beneficeranno invece dalla nuova legislatura: Blue Origin ed SpaceX vedranno facilitata la possibilità di finanziamento degli spazioporti attraverso obbligazioni municipali dedicate ai loro progetti spaziali futuri.

Settore difensivo in espansione grazie alla legge

Infine, il comparto difensivo rappresenta uno dei maggiori vincitori sotto questa legislatura con ulteriori investimenti previsti nel bilancio del Pentagono pari a circa 150 miliardi su un totale stimato intorno ai mille miliardi. Questi fondamenti extra includeranno circa 23 miliardi destinati allo sviluppo del sistema missilistico Golden Dome coinvolgendo nominate aziende quali Lockheed Martin, RTX ed Anduril.

In aggiunta, saranno investiti circa 28 miliardi nella cantieristica navale focalizzandosi sullo sviluppo navale autonomo dove gruppie come Huntington Ingalls Industries insieme a General Dynamics avranno opportunità significative.

Questa riforma fiscale segna quindi cambiamenti sostanziali nel panorama economico americano influenzando diversi settori in modi distintivi.