L’attacco degli Stati Uniti contro l’Iran ha intensificato le tensioni nella regione mediorientale, ma l’Italia ha scelto di non partecipare a questa operazione militare. Il governo italiano, guidato dalla premier Giorgia Meloni, sta affrontando una fase delicata in vista del Consiglio Europeo del 26 e 27 giugno. In questo contesto, Meloni ha ribadito la necessità di un dialogo costruttivo con Teheran per evitare escalation e promuovere accordi sul programma nucleare iraniano.
La posizione italiana sull’iran
Giorgia Meloni ha chiarito che l’Italia non è coinvolta nell’attacco statunitense all’Iran e che nessun aereo americano è partito da basi italiane. Palazzo Chigi non è stato nemmeno informato in anticipo dell’operazione militare. Questo approccio riflette una volontà precisa di mantenere una certa distanza dalle dinamiche belliche della regione. Tuttavia, il governo italiano sta monitorando attentamente la situazione nello Stretto di Hormuz e considera anche la possibilità di ripristinare l’ambasciata a Teheran in Oman come misura precauzionale.
Meloni ha sottolineato che il diritto dell’Iran allo sviluppo delle tecnologie per uso civile deve essere rispettato, ma al contempo ha esortato Teheran ad evitare ritorsioni e a cogliere le opportunità per negoziare un accordo sul suo programma nucleare. La premier sa bene che qualsiasi coinvolgimento diretto o indiretto dell’Italia nel conflitto sarebbe mal visto anche da parte della maggioranza parlamentare.
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Gli sforzi per gaza
Oltre alla crisi iraniana, Meloni si è concentrata sulla situazione a Gaza durante il recente G7 tenutosi in Canada. Ha ribadito l’impegno dell’Italia per un cessate il fuoco nella Striscia e sottolineato quanto sia fondamentale porre fine alle ostilità tra Israele e Hamas. Secondo la premier, gli aiuti umanitari devono continuare verso una popolazione che soffre da troppo tempo.
Meloni ha descritto come drammatiche le reazioni israeliane agli attacchi ricevuti da Hamas, evidenziando però che qualunque soluzione duratura richiede prima la cessazione delle ostilità da parte del gruppo armato palestinese. Inoltre, ha affermato che i Paesi arabi dovrebbero avere un ruolo centrale nel futuro della regione e nell’assistenza alla creazione di uno Stato palestinese riformato.
Le relazioni con l’ucraina
Un altro tema importante trattato dalla premier riguarda il conflitto ucraino. Meloni si è mostrata soddisfatta dei progressi compiuti dall’Ucraina verso una pace duratura ma critica nei confronti della Russia riguardo alla sua mancanza di impegno nei negoziati pacificatori. Ha dichiarato necessario esercitare pressioni coordinate su Mosca affinché dimostri concretamente interesse al dialogo.
Il diciottesimo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia include misure specifiche mirate al settore energetico e bancario russo; tuttavia, secondo Meloni, ciò deve andare accompagnato da uno sforzo immediato volto a garantire un cessate il fuoco efficace prima ancora d’iniziare discussioni diplomatiche più ampie su un possibile accordo definitivo tra Kiev e Mosca.
In questo scenario complesso ed interconnesso tra Iran, Gaza ed Ucraina, l’Italia continua ad assumere una posizione cauta ma determinata nel cercare soluzioni diplomatiche ai conflitti regionali ed internazionali attuali.