Marinella Perroni analizza l’eredità teologica di Papa Francesco a Mantova

Marinella Perroni analizza il pontificato di Papa Francesco, evidenziando tensioni interne alla Chiesa, l’impegno verso i più vulnerabili e la necessità di una maggiore inclusività e autorità condivisa.
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Giovedì scorso, la Biblioteca Baratta di Mantova ha ospitato il terzo incontro della rassegna “Aperitema – Adulti in dialogo”, organizzata da Azione Cattolica. La teologa Marinella Perroni ha affrontato il tema “Papa Francesco: eredità teologica e nuove sfide“, offrendo una riflessione approfondita sul pontificato del Papa argentino. Durante l’incontro, Perroni ha risposto a numerose domande del pubblico, toccando argomenti controversi e rilevanti per la comunità cattolica.

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Le tensioni del pontificato bergogliano

Marinella Perroni ha avviato la sua analisi esaminando le tensioni irrisolte che caratterizzano il pontificato di Papa Francesco. Un punto cruciale della discussione è stato il mancato riconoscimento dei ministeri alle donne nella Chiesa cattolica. Secondo la studiosa, questa scelta è stata influenzata dalla paura di uno scisma interno alla Chiesa stessa. La decisione di non cedere alle pressioni esterne evidenzia un dilemma complesso che coinvolge le dinamiche interne dell’istituzione ecclesiastica.

Perroni ha anche parlato del “genoma patriarcale” ancora presente nella Chiesa, sottolineando come questo influisca sulle donne che ricoprono ruoli di potere all’interno dell’organizzazione ecclesiale. Anche se alcune donne riescono ad accedere a posizioni elevate, spesso si trovano a riprodurre logiche patriarcali già esistenti nel sistema ecclesiastico.

L’impegno verso gli ultimi

Un altro aspetto centrale dell’intervento di Perroni è stato l’impegno sociale e pastorale di Papa Francesco nei confronti degli ultimi e delle persone più vulnerabili, come i migranti e le popolazioni periferiche. Ha citato in particolare il viaggio del Papa a Lampedusa nel 2013 come un gesto profetico che simboleggia una presa di coscienza collettiva riguardo ai diritti umani.

Questo impegno si traduce in azioni concrete volte a promuovere una maggiore inclusività all’interno della società contemporanea. Tuttavia, rimane aperto il dibattito sull’autorità nella Chiesa: secondo Perroni, “la vera riforma consiste nel rendere il potere condivisibile”. Questo concetto invita alla riflessione su come strutturare un’autorità più equa all’interno della comunità ecclesiale.

Il concetto di sororità

Durante l’incontro non poteva mancare una riflessione sul concetto di sororità, presentata da Perroni come urgente quanto quello della fraternità ma con una declinazione specificamente femminile. Ha sottolineato l’importanza della dignità e dell’autonomia delle donne nel contesto attuale dove i diritti sembrano arretrare e nuove forme di maschilismo stanno emergendo.

La voce forte ed eloquente della teologa ha messo in luce la complessità del pontificato bergogliano: un percorso fatto sia da gesti significativi sia da contraddizioni evidenti tra aperture verso nuovi orizzonti sociali e chiusure rispetto ad alcune questioni interne alla Chiesa stessa.

L’intervento si è concluso con un richiamo alla necessità per i fedeli e per tutti coloro che seguono le vicende ecclesiali d’impegnarsi attivamente nella comprensione delle sfide poste dall’attuale leadership papale; un’eredità viva che continua ad evolversi nel tempo.

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