Massimo Popolizio dirige il capolavoro di Pinter “Ritorno a casa” al Teatro Argentina di Roma

Il Teatro Argentina di Roma presenta “Ritorno a casa” di Harold Pinter, diretto e interpretato da Massimo Popolizio, esplorando dinamiche familiari complesse con un cast d’eccezione.
Massimo Popolizio dirige il capolavoro di Pinter "Ritorno a casa" al Teatro Argentina di Roma - Socialmedialife.it

Il Teatro Argentina di Roma ospita la nuova produzione di “Ritorno a casa”, un’opera iconica del drammaturgo Harold Pinter, diretta da Massimo Popolizio. Questo spettacolo, che vede in scena lo stesso Popolizio insieme a un cast d’eccezione, promette di offrire una rappresentazione intensa e coinvolgente delle dinamiche familiari e dei conflitti interiori.

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La trama dell’opera

“Ritorno a casa”, scritto nel 1964 da Harold Pinter, si svolge in un appartamento londinese dove vive una famiglia disfunzionale. Al centro della storia c’è Max, un ex macellaio con tendenze autoritarie e ciniche. Max è affiancato dal fratello Sam, che conduce una vita modesta come tassista e subisce le continue critiche del familiare. I due figli maschi completano il quadro: Lenny è un trentenne che ostenta esperienze sessuali violente e sembra essere più interessato alla propria immagine che ai legami familiari; Joey, il più giovane dei due fratelli, aspira a diventare pugile professionista ma si rivela essere il membro più vulnerabile della famiglia.

L’arrivo notturno di Teddy e sua moglie Ruth dall’America segna l’inizio di tensioni latenti. Teddy desidera presentare Ruth alla sua famiglia durante questo viaggio europeo. Tuttavia, la presenza della giovane donna innesca conflitti già esistenti tra i membri della famiglia. Le interazioni tra i personaggi rivelano segreti nascosti e dinamiche tossiche che mettono in discussione le relazioni familiari.

La regia di Massimo Popolizio

Massimo Popolizio non solo interpreta uno dei ruoli principali ma anche dirige questa produzione con grande attenzione ai dettagli emotivi dei personaggi. La sua esperienza teatrale si riflette nella capacità di far emergere l’humor nero tipico dello stile pinteriano senza perdere la profondità drammatica necessaria per affrontare temi complessi come la violenza psicologica e le fragilità umane.

La regia riesce a mantenere alta la tensione scenica attraverso scelte stilistiche incisive: dalla disposizione degli attori sul palco alle pause cariche di significato nei dialoghi serrati tipici dell’autore britannico. Ogni attore è incoraggiato ad esplorare le sfumature del proprio personaggio sotto la guida esperta del regista.

Il cast e gli aspetti tecnici

Oltre a Massimo Popolizio nel ruolo principale, il cast include Christian La Rosa nei panni del fragile Joey; Gaja Masciale come Ruth; Paolo Musio nel ruolo dello scettico Sam; Alberto Onofrietti come Lenny ed Eros Pascale nel ruolo secondario ma significativo all’interno della narrazione familiare.

Le scene sono curate da Maurizio Balò mentre i costumi portano la firma di Gianluca Sbicca: entrambi contribuiscono all’atmosfera claustrofobica dell’appartamento londinese dove si svolge gran parte dell’azione. Le luci progettate da Luigi Biondi creano effetti suggestivi per enfatizzare momenti chiave dello spettacolo mentre Alessandro Saviozzi gestisce il suono per garantire una perfetta immersione nell’universo sonoro creato da Pinter.

Questa produzione è frutto della collaborazione tra Compagnia Umberto Orsini, Teatro Nazionale romano e Piccolo Teatro Milano – Teatro d’Europa ed offre così al pubblico romano l’opportunità unica di assistere ad uno dei lavori più significativi del teatro contemporaneo reinterpretato con freschezza ed energia rinnovata.

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