L’annuncio dei nuovi dazi al 30% su prodotti provenienti dall’Unione Europea e dal Messico, previsto per il primo agosto, ha suscitato reazioni immediate nei mercati finanziari. Sebbene ci si aspettasse un impatto significativo, le prime reazioni non hanno mostrato scossoni evidenti. Il dollaro statunitense ha guadagnato terreno sull’euro, mentre altre valute e asset hanno mostrato andamenti variabili.
Reazione del dollaro e delle valute principali
Dopo l’annuncio dei dazi, il dollaro si è dimostrato robusto nei confronti dell’euro, registrando un incremento dello 0,3%, con il cambio fissato a 1,165. Questo movimento è in linea con le attese teoriche che seguono l’imposizione di tariffe doganali; tuttavia, la situazione era stata precedentemente influenzata dalla vendita di asset statunitensi da parte degli investitori. Anche la sterlina britannica ha subito una flessione rispetto al dollaro scendendo a 1,3466. Allo stesso modo, il franco svizzero ha visto una diminuzione nel suo valore contro il biglietto verde portandosi a 1,2541.
Questi cambiamenti nel mercato valutario riflettono la cautela degli investitori in risposta alle nuove politiche commerciali statunitensi. Le fluttuazioni delle valute sono spesso indicative della fiducia o della preoccupazione degli operatori economici riguardo agli sviluppi geopolitici e alle politiche fiscali.
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Andamento delle criptovalute
In controtendenza rispetto ai mercati tradizionali delle valute fiat sono state le criptovalute. Il bitcoin ha superato i 121mila dollari grazie anche all’attesa di una legislazione favorevole negli Stati Uniti che potrebbe incentivare ulteriormente questo settore innovativo. Questa normativa sarà discussa dal Congresso nella settimana corrente ed è vista come un potenziale catalizzatore per la crescita del mercato cripto.
Le criptovalute stanno attirando sempre più attenzione non solo dagli investitori individuali ma anche dalle istituzioni finanziarie che iniziano ad esplorare opportunità legate alla blockchain e agli asset digitali. L’ottimismo intorno alla regolamentazione potrebbe spiegare l’impennata dei prezzi in questo segmento di mercato.
Prezzo dell’oro e performance delle borse asiatiche
Il prezzo dell’oro si mantiene relativamente stabile dopo l’annuncio sui dazi: attualmente si attesta a circa 3.357 dollari l’oncia. Questo andamento suggerisce che gli investitori potrebbero essere più propensi a cercare rifugio nelle criptovalute piuttosto che nell’oro tradizionale in questa fase incerta del mercato globale.
Sul fronte asiatico le borse hanno chiuso senza grandi variazioni significative: Tokyo ha registrato un calo dello 0,2%, mentre Hong Kong ha visto un incremento dello 0,3%. Queste oscillazioni indicano una certa stabilità nelle piazze asiatiche nonostante i venti contrari provenienti dalle notizie economiche internazionali.
Per quanto riguarda le borse europee, ci sono segnali di apertura negativa; i futures sui principali indici anticipano infatti una partenza in calo per oggi. Gli operatori continueranno a monitorare attentamente gli sviluppi legati ai nuovi dazi così come le risposte politiche sia negli Stati Uniti sia nell’Unione Europea e Messico nei prossimi giorni.