Meta lancia un piano ambizioso per dominare l’intelligenza artificiale con investimenti miliardari

Meta annuncia un ambizioso piano di investimenti nell’intelligenza artificiale, con la costruzione di enormi data center e acquisizioni strategiche per sviluppare l’Artificial General Intelligence e attrarre talenti.
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Meta, la holding che controlla i social media più influenti al mondo come Facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato un piano di investimenti senza precedenti nel campo dell’intelligenza artificiale. Mark Zuckerberg, fondatore e CEO dell’azienda, ha delineato una strategia che prevede la costruzione di enormi data center e acquisizioni mirate per attrarre i migliori talenti del settore. Questo progetto ambizioso mira a posizionare Meta come leader nella corsa verso la super-intelligenza artificiale.

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Prometheus e Hyperion: i data center titanici di Meta

Il primo passo della nuova strategia è rappresentato dalla costruzione di Prometheus, il primo dei colossali data center progettati da Meta. Questo impianto avrà una potenza operativa di 5 gigawatt ed è previsto che diventi operativo nel 2026. La scelta del nome non è casuale: Prometeo nella mitologia greca simboleggia il dono del fuoco all’umanità, un parallelo con l’ambizione di Meta di fornire una nuova forma d’intelligenza al mondo.

Prometheus sarà solo il primo in una serie di installazioni denominate con nomi mitologici; tra queste spicca Hyperion. Questi centri non saranno semplicemente edifici tecnologici ma rappresenteranno il cuore fisico della futura infrastruttura cognitiva dell’azienda. Alcuni dei nuovi impianti saranno sotterranei e occuperanno porzioni significative della zona di Manhattan a New York City. Questa scelta geografica sottolinea ulteriormente le aspirazioni quasi statali del progetto.

La realizzazione dei data center comporterà sfide ingegneristiche notevoli e richiederà risorse enormi sia in termini economici che umani. L’obiettivo finale è creare un ecosistema capace non solo di gestire enormi volumi dati ma anche supportare applicazioni avanzate basate sull’intelligenza artificiale.

Obiettivo AGI: l’intelligenza oltre l’umano

L’ambizione principale dietro questi sforzi è lo sviluppo dell’Artificial General Intelligence , ovvero un tipo d’intelligenza algoritmica capace non solo d’imitare ma anche superare le capacità cognitive umane in vari ambiti come pensiero critico, creatività e risoluzione complessa dei problemi.

Per raggiungere questo obiettivo audace, Meta ha creato Superintelligence Labs, un nuovo reparto dedicato alla ricerca sull’AGI. Qui si riuniscono ingegneri e ricercatori provenienti da alcune delle realtà più prestigiose nel campo dell’intelligenza artificiale come OpenAI e Google DeepMind. La creazione di questo laboratorio segna una tappa fondamentale nella strategia aziendale volta a raccogliere competenze avanzate sotto uno stesso tetto.

Il lavoro svolto all’interno degli Superintelligence Labs si concentrerà su progetti innovativi destinati a sviluppare algoritmi capaci d’apprendere autonomamente da esperienze diverse senza necessità d’intervento umano costante. In questo contesto competitivo globale emerge chiaramente quanto sia cruciale attrarre talenti specializzati per garantire risultati concreti nell’ambito della super-intelligenza.

Acquisizioni strategiche e bonus milionari

Parallelamente alla costruzione delle nuove infrastrutture fisiche, Zuckerberg sta portando avanti una vera campagna acquisti nel settore tech per rafforzare ulteriormente le capacità della sua azienda nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Tra le recentissime acquisizioni figura Play AI, startup californiana nota per la sua specializzazione nella clonazione vocale; ora opera sotto la direzione esperta Johan Schalkwyk, ex dirigente Google.

In aggiunta a ciò, Meta ha acquisito il 49% della società Scale AI versando oltre 14 miliardi di dollari; questa mossa evidenzia quanto siano elevate le cifre coinvolte nelle transazioni legate alle tecnologie emergenti oggi sul mercato tecnologico globale.

Zuckerberg ha reso noto che sono già disponibili ingenti risorse finanziarie destinate a questa offensiva tecnologica senza precedenti; secondo lui gli investimenti totali in intelligenza artificiale potrebbero raggiungere “centinaia di miliardi” nei prossimi anni – cifra paragonabile agli impegni economici assunti da uno Stato sovrano.

Questa visione lungimirante pone dunque Meta al centro dello sviluppo futuro delle tecnologie intelligenti globalmente riconosciute ed utilizzate quotidianamente dagli utenti attraverso piattaforme digitalizzate sempre più integrate nelle loro vite quotidiane.