Il Teatro alla Scala di Milano ha svelato il programma per la stagione 2025/2026, che include tredici opere liriche, sette balletti e una serie di concerti e recital. Questa sarà la prima stagione sotto la direzione del nuovo sovrintendente Fortunato Ortombina e l’ultima con Riccardo Chailly come direttore artistico, prima del passaggio a Myung-Whun Chung.
La prima di Sant’Ambrogio
La nuova stagione prenderà il via il 7 dicembre con l’opera “Una Lady Macbeth nel distretto di Mcensk” di Dmitrij Šostakovič. Questo titolo è emblematico non solo per il suo valore artistico ma anche per i temi che affronta. In questa occasione si assisterà al debutto alla Scala del regista Romeo Castellucci, noto per le sue interpretazioni audaci e innovative. Tuttavia, ci sarà un cambiamento nella direzione musicale: Daniele Gatti non dirigerà più come inizialmente previsto; al suo posto ci sarà Maxime Pascal. Gatti aveva suscitato interesse come possibile successore di Chailly ma ha deciso di annullare tutti gli impegni con il teatro dopo l’annuncio della nomina a direttore musicale di Myung-Whun Chung. Quest’ultimo dirigerà “Otello” di Giuseppe Verdi in programma per il 7 dicembre 2026.
Un caposaldo politico e culturale
Durante la conferenza stampa che ha presentato la nuova stagione, il sindaco Giuseppe Sala ha sottolineato l’importanza della Scala come punto nevralgico sia culturale che politico in Italia. Sala è anche presidente della fondazione lirica scaligera ed è stato affiancato dal sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi e dal presidente della Lombardia Attilio Fontana. La scelta dell’opera inaugurale non è casuale; secondo Sala porta un messaggio forte contro l’oppressione e a favore della libertà d’espressione.
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Il sindaco ha invitato la Scala ad ampliare ulteriormente le proprie attività rivolte ai giovani, evidenziando così un desiderio crescente da parte delle istituzioni culturali italiane di attrarre un pubblico più giovane verso forme d’arte tradizionali come l’opera lirica.
Attività rivolte ai giovani
Fortunato Ortombina ha risposto alle sollecitazioni del sindaco dichiarando che saranno potenziate le iniziative destinate ai ragazzi. È significativo notare che attualmente circa un terzo degli spettatori del teatro sono under 35 anni, grazie all’impegno nella creazione di abbonamenti dedicati . Il tasso medio d’occupazione dei posti si attesta intorno al 90%, segno dell’interesse continuo verso le proposte artistiche offerte dalla storica istituzione milanese.
Queste scelte strategiche mirano non solo a mantenere alta l’affluenza ma anche a garantire una continuità generazionale nell’apprezzamento dell’opera lirica tra i giovani italiani.