Musica e inclusione: il festival “Immagina di Volare” a Rondine coinvolge 130 ragazzi

Il festival “Immagina di Volare” a Rondine ha coinvolto 130 giovani in un percorso di musica e inclusione, promuovendo pace e comprensione tra culture diverse attraverso l’arte.
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Il festival “Immagina di Volare”, tenutosi a Rondine, ha visto la partecipazione di 130 ragazzi provenienti da Piacenza. Questo evento ha unito musica e inclusione, offrendo ai giovani l’opportunità di esprimere le proprie emozioni attraverso l’arte. Il progetto si inserisce nel metodo educativo di Rondine, che promuove la pace e la comprensione tra culture diverse.

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Un progetto educativo che supera i conflitti

L’iniziativa “Immagina di Volare” è stata concepita come un percorso educativo per i giovani partecipanti, mirato a sviluppare competenze relazionali attraverso la musica. Durante il festival, i ragazzi hanno avuto modo di sperimentare un approccio inclusivo che li ha aiutati a superare le barriere del conflitto. Attraverso prove musicali e momenti condivisi, gli studenti hanno imparato ad affrontare le proprie fragilità e a riconoscere nell’altro non più un nemico ma una persona con cui condividere esperienze.

La marcia della pace ha aperto ufficialmente l’evento nella cittadella della pace, dove insegnanti e studenti hanno sfilato insieme per promuovere valori fondamentali come l’unità e il rispetto reciproco. Questo momento simbolico ha rappresentato il cuore dell’incontro: una celebrazione della diversità culturale in un contesto che incoraggia dialogo e collaborazione.

L’esibizione dell’Orchestra Giovanile CinqueQuarti Abreu

Un momento clou del festival è stato sicuramente l’esibizione dell’Orchestra Giovanile CinqueQuarti Abreu dal titolo “Toccati dalla musica”. Sul palco del teatro tenda, i ragazzi si sono esibiti in brani iconici come “Volare” e “Cuando calienta el sol”, creando atmosfere coinvolgenti che hanno fatto cantare ed emozionare tutti i presenti. La performance non solo ha messo in risalto le abilità musicali dei giovani artisti ma anche la loro capacità di comunicarsi attraverso note melodiche.

Simona Favari, dirigente scolastica presente all’evento, ha descritto questo gruppo come un vero “esercito” artistico capace di abbracciare con passione ogni angolo della città durante il concerto tenuto nella chiesa San Domenico. La sua guida è stata fondamentale nel coordinamento delle attività artistiche dei ragazzi durante tutto il festival.

Le emozioni finali con Imagine

Il gran finale del festival è stato caratterizzato dall’esecuzione collettiva del brano “Imagine”, simbolo universale di peace ed unità tra popoli diversi. I partecipanti hanno messo in comune esperienze personali legate alle loro fragilità ma anche alle loro speranze per un futuro migliore. Questa chiusura emotiva rappresenta perfettamente lo spirito dell’intero evento: creare connessioni significative tra individui provenienti da contesti differenti.

Rondine si conferma così come luogo privilegiato dove arte ed educazione si intrecciano per dare vita a progetti capaci non solo d’intrattenere ma soprattutto d’educare alla tolleranza ed al rispetto reciproco. L’atmosfera carica d’emozioni vissute dai protagonisti lascia presagire ulteriori iniziative simili nei prossimi anni.

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