Nuovo bando Inps: cambiamenti che colpiscono le famiglie con disabilità gravi

Il nuovo bando dell’Inps, previsto per giugno 2025, interrompe il progetto Homecare e elimina il bonus mensile per ausili, creando preoccupazioni tra le famiglie con disabilità gravi.
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Il nuovo bando dell’Inps, previsto per entrare in vigore a giugno 2025, sta suscitando preoccupazione tra le famiglie con disabilità gravi. Le modifiche ai programmi di sostegno rischiano di avere un impatto significativo sulla vita quotidiana di molte persone, come nel caso di Francesco Forgione, un giovane anconetano affetto da una malattia neurodegenerativa. La situazione attuale mette in evidenza le difficoltà che queste famiglie dovranno affrontare.

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Le conseguenze del nuovo bando

Il provvedimento dell’Inps prevede l’interruzione del progetto “Homecare“, attivo da cinque anni e fondamentale per il supporto delle persone con disabilità. Questo programma consentiva alle famiglie di assumere un familiare per assistere i propri cari, garantendo così una continuità nelle cure e nell’assistenza. Nel caso della famiglia Forgione, la madre di Francesco ha potuto dedicarsi completamente a lui grazie a questo sostegno economico. Con il nuovo bando, però, questa possibilità verrà meno.

Michele Forgione esprime la sua frustrazione riguardo alla situazione: “Tutto ciò che fino ad oggi era in vigore sparirà.” La perdita del supporto economico rappresenta una vera e propria mazzata per molte famiglie già provate dalla gestione quotidiana delle difficoltà legate alla disabilità dei loro cari.

I dettagli delle nuove misure

Oltre all’interruzione del progetto “Homecare“, ci sono altre modifiche significative nel nuovo bando Inps. Una delle più rilevanti è l’eliminazione del bonus mensile destinato all’acquisto degli ausili necessari per i disabili. Fino ad ora, le famiglie ricevevano circa 50 euro al mese per coprire queste spese; ora non ci sarà più alcun aiuto economico in tal senso.

Un altro aspetto critico riguarda la figura dell’educatore. Attualmente fornito dalle cooperative locali senza alcun onere diretto sulle famiglie grazie al finanziamento dell’Inps, dal prossimo mese sarà compito dei genitori trovare un assistente privato e stipulare contratti direttamente con lui o lei. Questo comporterà non solo l’onere della ricerca ma anche quello finanziario iniziale: ogni famiglia dovrà anticipare tre mesi di stipendio oltre ai contributi previdenziali prima di poter ricevere eventuali rimborsi dall’Inps.

L’impatto sulle vite quotidiane

Le nuove disposizioni mettono ulteriormente sotto pressione le già fragili situazioni familiari che si occupano di persone con disabilità gravi come Francesco Forgione. Michele sottolinea quanto sia difficile gestire tutto questo cambiamento dopo anni in cui il sistema aveva offerto almeno alcune certezze: “Siamo davvero stanchi.”

La necessità urgente è quella di trovare soluzioni pratiche che possano alleviare il peso su queste famiglie piuttosto che aggravarlo ulteriormente attraverso tagli e complicazioni burocratiche. La speranza è che ci sia spazio per rivedere questi provvedimenti prima della loro entrata in vigore ufficiale affinché possa essere garantito un adeguato supporto a chi ne ha realmente bisogno nella società italiana contemporanea.

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