Nuovo bonus bebé da mille euro per i nati nel 2025: tutte le informazioni utili

Il governo italiano introduce un bonus bebé di mille euro per i nuovi nati nel 2025, con domande aperte da aprile. Critiche politiche evidenziano la necessità di misure più strutturali.
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Il governo italiano ha introdotto un nuovo bonus bebé da mille euro, destinato a tutti i bambini e le bambine nati nel 2025. La circolare dell’Inps, che fornirà dettagli su come richiedere il contributo una tantum, è attesa per questa settimana. Le domande potranno essere presentate a partire dall’inizio di aprile attraverso vari canali telematici o tramite assistenza fiscale. Questo aiuto economico rappresenta un incentivo alla natalità e mira anche a stimolare i consumi nel Paese.

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Dettagli sul bonus bebé

Il bonus bébé è stato concepito come un sostegno alle famiglie con nuovi nati o adottati dal 1° gennaio 2025. Per poter accedere al contributo, è necessario avere un Isee familiare non superiore ai 40mila euro e risiedere in Italia. Possono fare richiesta anche cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo. Non ci sono requisiti lavorativi specifici; quindi anche disoccupati e lavoratori autonomi possono beneficiare del bonus.

A differenza delle voci circolate in precedenza, il contributo non verrà erogato tramite carta prepagata ma attraverso bonifico diretto sul conto corrente del beneficiario, utilizzando l’Iban fornito nella domanda. Questo importo potrà essere utilizzato liberamente per qualsiasi spesa necessaria alla famiglia.

Per finanziare questo progetto, il governo ha stanziato circa 330 milioni di euro per il 2025, cifra che aumenterà a 360 milioni nell’anno successivo. Si stima che circa 30mila famiglie possano ricevere questo supporto economico quest’anno.

Requisiti e modalità di richiesta

La domanda per ottenere il bonus potrà essere presentata da uno dei genitori conviventi con il neonato o adottato. Nel corso del 2024 si registravano circa otto milioni e mezzo di dichiarazioni Isee sotto la soglia dei 40mila euro in Italia; ciò significa che all’incirca un settimo della popolazione potrebbe avere diritto al beneficio.

Negli ultimi anni sono stati registrati poco meno di quattrocentomila nuovi nati ogni anno nel Paese; tuttavia si prevede che quest’anno possa segnare una diminuzione significativa rispetto agli anni precedenti. Resta quindi da vedere se le risorse allocate saranno sufficienti o se sarà necessario un intervento governativo ulteriore.

L’Inps avrà l’obbligo di inviare relazioni mensili ai ministeri competenti riguardo all’andamento delle spese relative al bonus bebé e alle eventualità di sforamenti rispetto ai fondi disponibili nella Manovra finanziaria.

Critiche politiche sulla misura

Le opposizioni politiche hanno espresso critiche nei confronti della misura definendola insufficiente poiché si tratta pur sempre di un contributo una tantum anziché una soluzione duratura alle esigenze delle famiglie italiane. Partiti come Pd e M5s hanno sollecitato misure più strutturali ed efficaci per sostenere la natalità nel lungo termine.

In aggiunta, viene chiesto al governo di considerare la riduzione dell’Iva sui prodotti destinati all’infanzia dopo l’aumento dell’imposta avvenuto a gennaio scorso: questa variazione ha portato l’imposta tra il dieci ed il ventidue percento dopo aver raggiunto livelli minimi durante la gestione Draghi.

Con queste novità legislative in arrivo, resta alta l’attenzione su come verranno gestite le richieste del nuovo bonus bebé nelle prossime settimane.

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