Olympo: il teen drama sportivo di Netflix affronta il tema del doping tra giovani atleti

“Olympo”, la nuova serie Netflix, esplora le vite tumultuose di giovani atleti in un’accademia spagnola, affrontando temi come doping e pressioni familiari attraverso storie drammatiche e scelte morali.
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Olympo è la nuova serie spagnola di Netflix che esplora le vite complesse e tumultuose di un gruppo di giovani atleti professionisti, ambientata in una delle accademie sportive più prestigiose della Spagna, situata nei Pirenei. Composta da otto episodi, la serie affronta temi delicati come il doping e le pressioni che i giovani sportivi devono affrontare per raggiungere l’eccellenza. In questo articolo, analizzeremo il finale della serie e gli eventi chiave che portano a una conclusione drammatica.

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Il finale sorprendente di Olympo

L’ultimo episodio di Olympo si apre con tensione palpabile all’interno dell’accademia. Gli atleti sono sottoposti a un controllo antidoping più rigoroso rispetto al passato. La preoccupazione cresce tra i tecnici della scuola poiché temono che possano emergere tracce delle sostanze vietate nel sangue degli atleti. Se venisse scoperto un uso sistematico del doping, le conseguenze sarebbero devastanti per tutti loro. Tuttavia, grazie all’intervento dei medici dell’accademia, gli esami risultano negativi per tutti gli atleti coinvolti; ciò è dovuto a metodi ingegnosi adottati per evitare la rilevazione delle sostanze dopanti.

Nel frattempo, Roque, uno dei protagonisti e campione nel rugby, vive un momento critico quando perde il controllo durante una discussione con un compagno di squadra. In preda alla rabbia colpisce l’amico e si ferisce gravemente con uno specchio. La situazione diventa critica quando Roque perde molto sangue e rischia seriamente la vita; fortunatamente viene soccorso tempestivamente dai membri dello staff di Olympo.

Parallelamente alla crisi personale di Roque si sviluppa quella di Zoe, una giovane atleta sotto pressione costante da parte dei genitori per ottenere risultati eccellenti nelle competizioni sportive. Decisa inizialmente a ricorrere al doping per non deludere le aspettative familiari durante una gara importante, Zoe cambia idea dopo aver assistito alle conseguenze tragiche subite da Roque.

Il giorno successivo alla sua decisione morale contro il doping, Zoe riesce comunque a vincere la gara senza alcun aiuto illecito ma viene esclusa dall’accademia insieme ad altri due ragazzi: Christian e Roque decidono quindi insieme che è giunto il momento giusto per denunciare pubblicamente l’azienda riguardo alle pratiche discutibili adottate nella loro formazione.

Le pressioni personali degli atleti

Amaia è un altro personaggio centrale nella narrazione; esclusa dal duo olimpico nel nuoto sincronizzato sente pesantemente addosso le aspettative materne e decide così d’intraprendere azioni drastiche contro Fatima, sua avversaria diretta in competizione sportiva. Amaia mette deliberatamente del lassativo nella borraccia della rivale sperando così d’avvantaggiarsi in vista della gara imminente.

Tuttavia Fatima scopre quanto accaduto prima ancora d’arrivare sul podio; mentre tenta d’affrontare Amaia scivola accidentalmente rompendosi una gamba nell’incidente provocato dalla rivalità esasperata tra le due ragazze.

Con Fatima fuori gioco sarà proprio Amaia a gareggiare insieme a Nuria; quest’ultima ha confessato a Amaia d’essersi dopata perché crede fermamente che nello sport non contino solo i sacrifici ma anche fino dove ci si può spingere pur d’arrivare al successo desiderato.

Dopo aver eseguito un numero incredibile durante l’esibizione in acqua — superando persino le avversarie russe — i compagni iniziano però ad avere sospetti su ciò che sta realmente accadendo dietro le quinte: sia Amaia sia Nuria hanno ceduto al doping pur d’ottenere riconoscimenti dagli altri ed approvazione dalle proprie famiglie.

La lotta contro queste pratiche disoneste culmina quindi in momenti drammatici ed emotivi dove ogni personaggio deve confrontarsi con scelte difficili legate ai propri valori morali ed etici nello sport competitivo contemporaneo.

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