Ieri sera, l’Orto Botanico di Roma ha ospitato un evento unico nel suo genere, dove la musica jazz ha incontrato la letteratura in un tributo al filologo Federico Sanguineti. L’Eugenio Renzetti Group Zero ha presentato “K/024“, una performance che ha saputo coinvolgere il pubblico in un’atmosfera suggestiva e ricca di emozioni. Questo concerto fa parte della rassegna estiva “Classica al tramonto“, organizzata dall’Istituzione Universitaria dei Concerti , con la Radio Vaticana come media partner.
Un viaggio musicale tra jazz e letteratura
L’evento si è svolto in una cornice naturale incantevole, caratterizzata dal canto delle cicale che si è interrotto per lasciare spazio alle note del gruppo musicale. Il progetto “K/024” rappresenta un connubio tra brani musicali rivisitati dal trombonista Eugenio Renzetti e la voce registrata di Federico Sanguineti, figlio del noto poeta Edoardo Sanguineti. La scelta di omaggiare il filologo scomparso nel 2025 riflette l’importanza della sua figura nella cultura italiana contemporanea.
Il testo da cui trae origine il concerto, “Sanguineti secondo Sanguineti“, esplora le dinamiche familiari attraverso una lente artistica ispirata alla famosa Lettera al padre di Franz Kafka. Questa connessione tra generazioni è stata tradotta in musica con grande maestria dall’ottetto guidato da Renzetti. Il risultato è stato un’esperienza sonora fluida e coinvolgente che ha catturato l’attenzione degli spettatori.
Leggi anche:
L’ottetto dell’Eugenio Renzetti Group Zero
La formazione musicale era composta da talentuosi musicisti: oltre a Eugenio Renzetti al trombone, hanno partecipato Simone Alessandrini , Roberto Bottalico , Francesco Fratini , Andrea Saffirio , Pietro Ciancaglini , Riccardo Gambatesa e Pietro Pompei . Ogni membro del gruppo ha contribuito a creare una sonorità ricca ed evocativa che si sposava perfettamente con i temi trattati nei testi.
L’approccio innovativo alla musica jazz adottato dall’ottetto non solo rende omaggio alla tradizione ma ne amplia anche i confini espressivi. La combinazione delle diverse sonorità strumentali insieme alle registrazioni vocali crea uno spazio unico dove gli ascoltatori possono immergersi completamente nell’opera proposta.
Un evento all’insegna dell’inclusione culturale
Oltre alla qualità musicale offerta dalla serata, l’evento si distingue anche per il suo messaggio sociale: promuovere l’inclusione attraverso la cultura. Durante il concerto è stato servito cous cous preparato da un’associazione composta sia da italiani sia da immigrati, sottolineando così come la musica possa essere veicolo di integrazione sociale.
La scelta del luogo stesso – l’Orto Botanico – aggiunge valore all’esperienza complessiva; immerso nella natura offre uno sfondo ideale per eventi culturali che mirano a creare legami tra persone diverse attraverso forme d’arte condivise. In questo contesto magico, gli spettatori hanno potuto apprezzare non solo le melodie avvolgenti ma anche lo spirito comunitario presente nell’incontro fra culture diverse.
Questa serata rappresenta quindi non solo un tributo a Federico Sanguineti ma anche una celebrazione della bellezza della diversità culturale attraverso la musica jazz.