Emergono ulteriori particolari inquietanti riguardo all’omicidio di Nicola Mirti, il giovane di 18 anni accoltellato domenica scorsa sul litorale di Varcaturo, all’interno dello stabilimento balneare “Palma Rey”. Il presunto aggressore, Salvatore Sannino, 19 anni e originario di Mugnano, ha mostrato segni evidenti di alterazione psicologica durante l’interrogatorio presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Interrogatorio e condizioni mentali dell’indagato
Durante l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari, Salvatore Sannino si è presentato in uno stato visibile di confusione. Assieme al suo legale Roberto Iacono del foro di Napoli, ha faticato a fornire una versione coerente dei fatti. Non è riuscito nemmeno a dichiarare con chiarezza le proprie generalità. Questo comportamento ha spinto il magistrato a prestare particolare attenzione alle sue condizioni mentali. Al termine dell’udienza, il giudice ha escluso l’aggravante dei futili motivi che era stata inizialmente considerata dagli inquirenti. Secondo la valutazione del gip, non ci sono elementi sufficienti per affermare che l’omicidio sia avvenuto per motivazioni banali o pretestuose. Resta invece confermata la contestazione principale relativa all’omicidio volontario.
La dinamica dell’omicidio
L’episodio mortale si è verificato nella tarda mattinata della domenica intorno alle 13:00. Le prime ricostruzioni degli investigatori indicano che i due giovani si sarebbero incontrati casualmente nei pressi del bar dello stabilimento balneare “Palma Rey”. Dopo un breve scambio verbale tra i due ragazzi, la situazione sarebbe rapidamente degenerata: Sannino avrebbe estratto un coltello a scatto colpendo Mirti con due fendenti al torace.
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Le autorità stanno attualmente cercando chiarimenti sul movente e sulla storia pregressa tra i due giovani coinvolti nel tragico evento. Fonti vicine all’indagato hanno rivelato che esiste un precedente risalente a nove mesi fa in cui Nicola Mirti avrebbe aggredito Salvatore Sannino nel tentativo apparente di rapina; quell’aggressione gli avrebbe causato lesioni gravi tanto da ridurlo in coma per una settimana.
Conseguenze e reazioni della comunità
Nicola Mirti viveva con i nonni paterni nella zona Marianella ed era originario proprio di Mugnano. L’accoltellamento è avvenuto alla luce del giorno sotto gli occhi increduli dei bagnanti presenti nello stabilimento balneare; questi ultimi hanno immediatamente contattato i soccorsi ma purtroppo ogni tentativo di rianimazione è risultato vano e il giovane è deceduto durante il trasporto verso l’ospedale.
Le indagini proseguono senza sosta mentre gli investigatori cercano ulteriori dettagli sui rapporti tra i due ragazzi e possibili collegamenti con ambienti criminali locali. Nel frattempo la Procura conferma che rimane attiva l’accusa contro Sannino per omicidio volontario; una situazione drammatica che lascia dietro sé famiglie distrutte e una comunità ancora in cerca delle risposte necessarie su questo tragico evento.