Il papa ha mantenuto il suo impegno verso i movimenti popolari, nonostante il cambio di pontefice. Ieri, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza oltre trecento delegati di associazioni e movimenti che nel maggio scorso hanno partecipato all’Arena di pace a Verona. Questa iniziativa, originariamente lanciata dai Beati costruttori di pace nel 1986, ha visto un rilancio significativo con l’appuntamento del 2024, al quale aveva preso parte anche Papa Francesco.
Un incontro atteso da tempo
L’udienza è stata programmata da mesi e rappresenta una conferma dell’importanza dei movimenti sociali nella visione della Chiesa. A differenza degli eventi internazionali promossi dal predecessore Bergoglio, questo incontro si è concentrato maggiormente su realtà italiane. La diocesi di Verona e i missionari comboniani hanno curato l’organizzazione dell’evento, che ha visto la partecipazione di numerosi gruppi impegnati in ambiti come la pace, la giustizia sociale e la solidarietà internazionale.
Tra le organizzazioni presenti vi erano Azione cattolica, Acli, Agesci e Comunità di Sant’Egidio. Anche gruppi laici come Amnesty International e Libera hanno preso parte all’incontro. La varietà delle associazioni riflette un ampio spettro d’impegno civile: dalla lotta per i diritti umani alla difesa dell’ambiente.
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Messaggi chiave sulla pace e nonviolenza
Durante l’incontro, Papa Leone XIV ha parlato dell’importanza della costruzione della pace attraverso una prospettiva inclusiva che metta al centro le vittime dei conflitti. Ha citato un episodio toccante avvenuto all’Arena di Pace 2024: l’abbraccio tra Aziz Sarah – palestinese che ha perso il fratello a causa delle violenze – e Maoz Inon – israeliano colpito dalla perdita dei genitori per mano Hamas. Questo gesto simboleggia il bisogno urgente di disarmare non solo gli armamenti ma anche le menti delle persone coinvolte nei conflitti.
Il pontefice ha sottolineato come sia fondamentale riconoscere le ingiustizie esistenti nel mondo contemporaneo per poter lavorare verso una vera pacificazione sociale ed economica. Ha ribadito che “la storia ci insegna” quanto sia cruciale ascoltare le esperienze locali per costruire pratiche autentiche di pace.
Il ruolo attivo della nonviolenza
Papa Leone XIV si è espresso chiaramente sul concetto di nonviolenza attiva come metodo essenziale nella lotta contro le ingiustizie globali. Ha affermato che quando coloro che subiscono violenze rifiutano vendette personali diventano protagonisti credibili nei processi pacificatori.
Le sue parole richiamano a una responsabilità collettiva nell’affrontare questioni globali attraverso azioni concrete a livello locale fino alle istituzioni mondiali. Il papa invita tutti a considerare ogni aspetto della vita sociale ed economica nella costruzione della pace duratura.
Prossimi passi verso nuovi incontri
In conclusione dell’udienza sono emersi appelli ai leader politici affinché adottino politiche orientate alla creazione delle condizioni necessarie per una vera cultura della pace piuttosto che continuare su strade militariste o difensive. Un nuovo incontro con i movimenti popolari è previsto per fine ottobre nell’ambito del Giubileo; si spera possa seguire lo spirito degli appuntamenti precedenti voluti da Bergoglio. La comunità cattolica guarda ora con interesse alle prossime mosse del nuovo pontefice in questo contesto così delicato ma cruciale per il futuro globale.