Papa Leone XIV ha tenuto il suo primo incontro ufficiale nell’aula Paolo VI, dove ha incontrato gli Officiali della Curia Romana, i dipendenti della Santa Sede, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e del Vicariato di Roma. Durante l’udienza, il Papa ha sottolineato l’importanza della continuità nella Curia e il valore del servizio svolto dai suoi membri.
Un incontro significativo per la Curia
Sabato mattina si è svolto un evento importante per la Santa Sede. Papa Leone XIV ha accolto gli Officiali della Curia Romana in una cerimonia che rappresenta non solo un nuovo inizio ma anche una tradizione consolidata nel tempo. Il Papa ha esordito con una riflessione sulla permanenza della Curia rispetto ai Papi che si susseguono nel tempo: «I Papi passano, la Curia rimane». Questa affermazione mette in evidenza come le strutture ecclesiali continuino a operare anche al cambiamento dei leader spirituali.
Il Pontefice ha ricordato il suo arrivo a Roma due anni fa, quando è stato nominato Prefetto del Dicastero per i Vescovi da Papa Francesco. Ha condiviso con i presenti le sue emozioni legate a quel periodo di transizione dalla Diocesi di Chiclayo in Perù alla capitale italiana. Con parole evocative, Leone XIV ha citato Simon Pietro dicendo: «Signore, tu sai tutto, tu sai che ti voglio bene», esprimendo così il suo profondo legame con la missione pastorale.
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L’importanza dell’unità tra i collaboratori
Durante l’incontro, Papa Prevost non si è limitato a ringraziare i collaboratori per il loro impegno quotidiano ma ha anche invitato tutti a lavorare insieme verso obiettivi comuni di unità e amore. Ha sottolineato come ogni individuo possa contribuire alla costruzione di un ambiente lavorativo positivo attraverso comportamenti rispettosi e comprensivi nei confronti dei colleghi.
«Ognuno può essere costruttore di unità», queste sono state le parole chiave pronunciate dal Pontefice durante l’udienza. Ha incoraggiato tutti ad affrontare eventuali incomprensioni con pazienza e umiltà; suggerendo anche l’importanza dell’umorismo nelle interazioni quotidiane—un insegnamento prezioso ricevuto da Papa Francesco stesso.
Questa chiamata all’unità risuona fortemente all’interno delle istituzioni ecclesiali dove spesso ci si trova ad affrontare sfide relazionali complesse. La capacità di mettersi nei panni degli altri è stata evidenziata come fondamentale per superare le difficoltà comuni nel contesto lavorativo.
Un gesto affettuoso verso i più piccoli
Al termine dell’udienza agli Officiali della Curia Romana e ai dipendenti presenti nell’aula Paolo VI, Papa Leone XIV non si è limitato alle formalità istituzionali ma ha voluto dedicare parte del suo tempo ai bambini presenti all’evento. Con gesti affettuosi quali strette di mano e sorrisi calorosi, il Santo Padre ha dimostrato quanto sia importante stabilire un legame diretto con le nuove generazioni.
In questo contesto informale ed accogliente, alcuni bambini hanno avuto modo di consegnargli disegni realizzati appositamente per lui; uno scambio simbolico che rappresenta la continuità tra fede ed educazione infantile nella Chiesa cattolica. Inoltre, durante questa interazione personale significativa con i più giovani partecipanti all’udienza, il Papa non solo li benedisse ma firmò anche una Bibbia—un gesto carico di significati spirituale destinati a rimanere impressi nella memoria collettiva dei partecipanti.
Questo primo incontro segna quindi non solo un passo formale nella nuova era papale ma offre uno spaccato umano delle relazioni interne alla Chiesa cattolica contemporanea.