Rassegna teatrale “Terre del Vescovado Teatro Festival ’25”: un viaggio tra arte e impegno sociale

Il “Terre del Vescovado Teatro Festival ’25” offre eventi teatrali in otto comuni, esplorando temi sociali e culturali, con degustazioni locali al termine di ogni spettacolo per valorizzare le tradizioni culinarie.
Rassegna teatrale "Terre del Vescovado Teatro Festival '25": un viaggio tra arte e impegno sociale - Socialmedialife.it

La rassegna “Terre del Vescovado Teatro Festival ’25”, organizzata da Albanoarte Teatro e dall’ente di promozione culturale Terre del Vescovado, si apre giovedì con una serie di eventi che esplorano il ruolo del teatro come strumento di impegno sociale e ricerca della verità. Il festival si svolgerà in otto comuni, offrendo un programma ricco di spettacoli che affrontano temi attuali attraverso la performance artistica.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

Il programma della rassegna

Il festival prenderà il via all’agriristorante Sant’Alessandro ad Albano, dove il gruppo Poveri Comuni Mortali presenterà lo spettacolo “Tortellini”. Quest’opera offre una critica affilata ai meccanismi di potere, utilizzando l’ironia per stimolare riflessioni profonde. La scelta dell’ambientazione non è casuale; l’agriristorante rappresenta un luogo dove cultura e gastronomia si fondono, creando un’atmosfera ideale per iniziare questo percorso teatrale.

Il 9 luglio sarà la volta dello spettacolo “Solo quando lavoro sono felice”, messo in scena dal duo Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa presso il palazzo comunale di Bolgare. Questo appuntamento promette di coinvolgere gli spettatori in una riflessione sul rapporto tra lavoro e felicità. Successivamente, il 19 luglio al parco comunale di Gorlago, Mario Perrotta porterà in scena “Nel blu”, un viaggio musicale che celebra la vita dell’artista Modugno nel contesto dell’Italia degli anni ’60.

La rassegna proseguirà con eventi significativi come quello previsto per il 27 luglio a Villa Pagnoncelli Folcieri a Scanzorosciate: Teatro Bresci presenterà “Lo schifo – omicidio non casuale di Ilaria Alpi”. Questo dramma racconta le tragiche vicende della giornalista italiana uccisa in Somalia insieme al reporter Miran Hrovatin. Un tema delicato ma fondamentale che invita alla riflessione su libertà d’informazione e rischi professionali nel giornalismo.

Altri appuntamenti importanti includono “Troppe Arie”, varieté della Compagnia Trioche a Villa Conti Sottocasa a Pedrengo il 13 luglio; Antonello Taurino all’anfiteatro del comune Costa Mezzate con “Trovata una sega!” il 29 agosto; infine “Mammut” dei Fartagnan Teatro all’auditorium Chiuduno il 13 settembre, esplorando con umorismo le relazioni tra uomo e intelligenza artificiale.

Un messaggio universale attraverso otto comuni

“TdV Teatro Festival ’25” attraverserà i comuni di Albano, Bolgare, Chiuduno, Costa Mezzate, Gorlago, Pedrengo, Scanzorosciate e Seriate. Enzo Mologni ha sottolineato l’importanza del teatro come veicolo per valori sociali citando Aristofane: «Statemi dunque a sentire: io sono sceso quaggiù a cercare un poeta». Questa frase evidenzia quanto sia cruciale mantenere viva la cultura anche nei momenti difficili.

Mologni ha richiamato alla memoria le parole pronunciate da Dioniso nella commedia antica «Le rane», scritta durante uno dei periodi più bui per Atene. In quel contesto storico segnato dalla guerra del Peloponneso emergeva la necessità urgente di riscoprire i valori comunitari attraverso l’arte. Oggi questa esigenza è ancora attuale; Mologni invita tutti noi ad unirci nella ricerca delle anime artistiche che possono rinvigorire la nostra società stanca.

L’invito è chiaro: non basta riunire gli artisti in uno spazio fisico come un teatro; occorre anche creare opportunità significative affinché possano esprimersi liberamente ed essere ascoltati dalla comunità. Solo così sarà possibile restituire voce alla cultura italiana oggi spesso trascurata o relegata ai margini delle discussioni pubbliche.

Degustazioni locali dopo ogni spettacolo

Un aspetto interessante della rassegna è rappresentato dalle degustazioni previste al termine degli spettacoli. I partecipanti avranno l’opportunità di assaporare prodotti locali provenienti da aziende agricole situate nel territorio circostante i vari luoghi degli eventi teatrali. Questa iniziativa non solo arricchisce l’esperienza culturale ma sostiene anche le realtà produttive locali creando sinergie positive tra arte ed economia locale.

Attraverso queste attività collaterali si intende promuovere ulteriormente la valorizzazione delle tradizioni culinarie regionali mentre ci si immerge nell’atmosfera vivace offerta dagli spettacoli teatrali programmati nel corso dell’estate.