Il 25 giugno 2025, un gruppo di residenti di via Musei a Brescia ha espresso le proprie preoccupazioni riguardo al rumore provocato dalla Festa della Musica. La lettera inviata dai cittadini mette in luce come l’evento, pur essendo una celebrazione culturale importante, possa creare disagi significativi per chi vive nelle vicinanze. Un residente ha condiviso la propria esperienza personale, evidenziando le difficoltà nel mantenere la tranquillità domestica durante l’evento.
L’impatto del rumore sulla vita quotidiana
Un residente che abita vicino a Corso Garibaldi ha raccontato come anche affacciandosi su cortili interni non sia riuscito a evitare i suoni provenienti dalla piazzetta della Pallata durante la Festa della Musica. Nonostante la distanza dall’epicentro dell’evento, il frastuono era talmente intenso da rendere difficile svolgere attività quotidiane come tenere lezioni private. Questo cittadino ha avuto modo di insegnare lingua italiana a un rifugiato politico afghano solo perché il sabato mattina era l’unico momento disponibile per entrambi.
La situazione si complica ulteriormente per chi risiede in zone più centrali o affollate come la piazzetta della Pallata o piazza Rovetta. Qui, i residenti sono costretti ad affrontare un livello di rumore tale da impedire qualsiasi forma di relax o concentrazione. I suoni tendono ad amplificarsi negli spazi urbani e questo rende impossibile godere del proprio ambiente domestico senza essere disturbati.
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Le esigenze dei cittadini e il rispetto reciproco
Il residente sottolinea che ci sono molte ragioni valide che possono costringere una persona a rimanere in casa propria o presso amici e familiari durante eventi pubblici. Queste necessità non devono essere sottovalutate né banalizzate in nome del divertimento collettivo. Il principio democratico fondamentale è quello del rispetto delle libertà individuali; ogni persona dovrebbe poter vivere nella propria abitazione senza dover urlare per farsi sentire o rinunciare alla tranquillità.
Le richieste dei residenti non mirano a sopprimere gli eventi culturali ma piuttosto a trovare un equilibrio tra divertimento pubblico e necessità private. La possibilità di tenere finestre aperte senza essere sopraffatti dal rumore esterno è vista come un diritto fondamentale da parte degli abitanti delle zone colpite dal frastuono dell’evento musicale.
Riflessioni sulla musica proposta
Nella sua testimonianza, il cittadino bresciano esprime anche una valutazione critica sulla qualità musicale dell’evento stesso. Durante la mattina ha potuto ascoltare canzoni piacevoli ma nel pomeriggio la situazione è cambiata drasticamente: ovunque si percepiva solo confusione sonora con musica ad alto volume priva di sostanza artistica reale.
La serata porta finalmente sollievo grazie al calo dei decibel dovuto alle condizioni meteorologiche favorevoli; tuttavia rimane evidente che molti residenti avvertono una mancanza qualitativa nei generi musicali proposti oggi rispetto ai grandi nomi del passato con cui sono cresciuti: Jagger, Zappa e Marley rappresentano solo alcuni dei ricordi vividi legati alla musica autentica degli anni passati.
Questa lettera rappresenta quindi non solo uno sfogo contro il disturbo acustico ma anche una riflessione più ampia sul valore culturale degli eventi musicali contemporanei rispetto alle esperienze vissute dalle generazioni precedenti.