La storica opera “Carmen” di Georges Bizet, rappresentata per la prima volta nel 1875, torna a incantare il pubblico del Teatro Costanzi con una messa in scena che celebra i suoi 150 anni. L’allestimento, realizzato da Renato Guttuso nel 1970, mantiene intatta la sua carica emotiva e visiva. La serata inaugurale ha riscosso un grande successo, culminando in quasi dieci minuti di applausi entusiasti.
La ricostruzione dell’allestimento storico
L’Opera di Roma ha deciso di rendere omaggio a questo capolavoro riproponendo l’allestimento originale curato da Guttuso e diretto da Sandro Bolchi. Il regista Fabio Ceresa ha affrontato un lavoro complesso per riportare in vita le scenografie e i costumi originali. Questo processo è stato reso possibile grazie all’analisi delle tele dipinte rimaste, delle fotografie d’epoca e dei numerosi disegni realizzati dall’artista siciliano; si stima che oltre 500 disegni siano stati utilizzati per la ricostruzione della scenografia.
La trama dell’opera ruota attorno alla figura iconica di Carmen, una zingara ribelle che cerca la propria libertà in un contesto sociale oppressivo. L’opéra-comique si distingue non solo per le sue melodie indimenticabili ma anche per il messaggio profondo sulla ricerca della libertà personale e sull’autodeterminazione femminile.
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Un cast internazionale sul palcoscenico
Il direttore d’orchestra Omer Meir Wellber ha guidato l’ensemble con grande maestria durante questa prima rappresentazione. Il cast internazionale include nomi noti come il mezzosoprano francese Gaëlle Arquez nei panni della protagonista Carmen e il tenore messicano-americano Joshua Guerrero nel ruolo di Don José. Arquez porta sul palco una certa esperienza avendo già interpretato Carmen in vari teatri europei; tuttavia, alcuni critici hanno notato che nella sua interpretazione mancava la forza scenica necessaria a rappresentare appieno il carattere passionale del personaggio.
Accanto a loro spiccano anche Erwin Schrott nel ruolo del toreador Escamillo e Mariangela Sicilia come Michaela; entrambi hanno ricevuto calorosi applausi dal pubblico romano. Schrott è stato particolarmente acclamato per la sua performance energica mentre Sicilia ha confermato ancora una volta le sue doti vocali già messe in mostra nella stagione corrente all’Opera.
Tematiche attuali nell’opera classica
“Carmen” non è solo una storia d’amore tragico ma affronta temi universali come libertà individuale e conflitti interiori legati ai doveri sociali ed affettivi. Come spiegato dal regista Ceresa: “Libertà è la parola chiave nella quale possiamo riassumere Carmen.” Questa visione moderna rende l’opera ancora più rilevante oggi rispetto al passato.
Le scene emblematiche vedono donne danzanti con fiori bianchi infilati nelle canne dei fucili dei soldati, simbolizzando pacifismo contro militarismo; immagini fortemente evocative che risuonano anche nell’attualità politica globale odierna.
Dettagli sulle repliche future
Dopo questa prima trionfale serata, “Carmen” sarà presentata fino al 28 giugno presso il Teatro Costanzi. Le repliche programmate includeranno diverse date tra cui quelle del 22, 25 e 27 giugno dove si esibirà un cast alternativo composto da Ketevan Kemoklidze , Jorge de León , Andrei Bondarenko ed Ekaterina Bakanova.
Con questo nuovo allestimento celebrativo l’Opera di Roma continua a mantenere viva non solo la tradizione operistica italiana ma anche ad attrarre nuove generazioni verso opere classiche senza tempo come quella firmata da Bizet.