Roberta Bellesini: la moglie di Giorgio Faletti continua il suo legame con l’amore perduto

In occasione dell’11° anniversario della morte di Giorgio Faletti, il docufilm “Signor Faletti” su Rai 3 celebra la sua vita e l’amore duraturo con Roberta Bellesini, custode della sua eredità artistica.
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L’11° anniversario della morte di Giorgio Faletti, avvenuta il 4 luglio 2014, è un momento per ricordare non solo la sua carriera artistica ma anche l’amore che ha condiviso con Roberta Bellesini. Questa sera, Rai 3 trasmetterà il docufilm “Signor Faletti”, che racconta le molteplici sfaccettature della vita del noto scrittore e artista. La storia d’amore tra Faletti e Bellesini è durata ben 14 anni e continua a vivere attraverso i progetti che lei porta avanti in sua memoria.

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Chi è Roberta Bellesini

Roberta Bellesini, classe ’72 e originaria di Asti, ha condiviso una vita intensa con Giorgio Faletti fino alla sua scomparsa. Professionista nel campo dell’architettura, ha sempre mantenuto un profilo riservato riguardo alla sua vita privata. In un’intervista del 2024 a “La Volta Buona” condotta da Caterina Balivo, ha rivelato come sia iniziata la loro storia d’amore: si sono conosciuti nel 2000 durante le finali degli Europei di Calcio. Un incontro casuale davanti alla televisione mentre gustavano un piatto di pasta rappresenta l’inizio di una relazione profonda.

Nonostante non abbia conseguito una laurea formale in architettura, Roberta ha accumulato esperienza lavorando al fianco di professionisti affermati nel settore. Ha dichiarato: “Ci tengo a precisare che lavoro da molti anni in questo settore ma non sono laureata in architettura.” Questo approccio pratico le ha permesso di sviluppare competenze significative nella progettazione architettonica.

L’eredità lasciata da Giorgio Faletti

Dopo la morte del marito a causa di un tumore ai polmoni nel 2014, Roberta si è dedicata attivamente a portare avanti i progetti iniziati da lui. Ha espresso quanto fosse difficile affrontare questa perdita: “Mi manca la quotidianità perché mi mancano l’allegria e il divertimento che c’erano nelle nostre giornate.” Nonostante il dolore per la scomparsa dell’amato marito, ella trova conforto nell’affetto delle persone intorno a lei.

Uno dei principali impegni presi da Bellesini dopo la morte dello scrittore è stato quello relativo all’adattamento televisivo del romanzo “Io uccido”, uno dei lavori più celebri di Faletti. Inoltre, sta lavorando per riportare in scena lo spettacolo “L’ultimo giorno di sole”, contribuendo così a mantenere viva l’eredità culturale lasciata dal marito.

Roberta continua quindi ad essere una figura centrale nella diffusione dell’opera letteraria e teatrale del compagno defunto; attraverso queste attività riesce anche ad onorarlo quotidianamente senza dimenticare mai gli insegnamenti ricevuti durante gli anni insieme.

La vita dopo Giorgio

Oggi Roberta vive ancora ad Asti ed è impegnata sia professionalmente sia emotivamente nella gestione della propria vita post-Faletti. Nonostante le difficoltà legate al lutto e alle sfide quotidiane dell’essere vedova giovane – aveva solo quarantadue anni quando suo marito morì – cerca costantemente modi per esprimere ciò che hanno costruito insieme.

In diverse interviste ha ribadito quanto fosse importante per lei mantenere vivo lo spirito creativo del marito attraverso i suoi progetti professionali; questo non solo come omaggio personale ma anche come modo per continuare ad ispirarsi alle sue idee artistiche ed umane. Il ricordo della loro quotidianità rimane forte dentro di lei; ogni lacrima versata diventa parte integrante del processo curativo necessario dopo una perdita così significativa.

Roberta rappresenta quindi non solo una vedova innamorata ma anche una custode dell’eredità artistica lasciatale dal compagno; ogni passo intrapreso riflette quel legame speciale costruito negli anni trascorsi insieme.