La Roma sta continuando a lavorare sulla trattativa per Angeliño con l’Al-Hilal, nonostante l’affare sia attualmente in fase di stallo a causa della finestra di mercato legata al Mondiale. Il direttore sportivo giallorosso, Tiago Pinto, è alla ricerca di garanzie da parte del club saudita. L’accordo prevede un investimento di 25 milioni di euro per il cartellino del giocatore e un contratto triennale da 10 milioni all’anno per lo spagnolo. La società capitolina si aspetta un confronto immediato con Al-Hilal per evitare che la situazione si complichi ulteriormente.
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La situazione Angeliño
Angeliño ha manifestato la sua intenzione di partire al più presto per le visite mediche necessarie prima della conclusione dell’affare. In caso di fumata bianca, la Roma realizzerebbe una plusvalenza significativa: il calciatore era stato riscattato dal Lipsia solo lo scorso anno a fronte di una spesa contenuta pari a 5 milioni di euro. Questo aspetto economico gioca un ruolo cruciale nella strategia della società giallorossa.
Il club è consapevole che il tempo stringe e ogni giorno che passa potrebbe portare a sviluppi imprevisti nella trattativa. La Roma punta su Angeliño come rinforzo importante sulla fascia sinistra, dove ha bisogno urgentemente di qualità ed esperienza dopo alcune partenze significative nel corso dell’ultima stagione.
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De Cuyper come alternativa
Nel frattempo, la dirigenza romanista ha già individuato un potenziale sostituto nel caso in cui l’affare con Al-Hilal dovesse definitivamente sfumare: Maxim De Cuyper del Club Brugge è considerato il profilo ideale. Il terzino belga classe ’99 ha dimostrato le sue capacità sia come esterno difensivo che offensivo durante la sua carriera e fa parte anche delle selezioni nazionali belghe.
De Cuyper ha iniziato la sua carriera calcistica nel Westerlo prima di trasferirsi al Club Brugge dove si è affermato come uno dei migliori esterni del campionato belga. Conosciuto per le sue abilità nei calci piazzati e nei tiri dalla distanza, De Cuyper indossa attualmente la maglia numero 55 ed è noto anche per i suoi assist decisivi durante le partite cruciali.
La Roma spera quindi che questa opzione possa concretizzarsi rapidamente se dovesse rendersi necessario cambiare direzione sul mercato degli esterni difensivi.
Lucumí nel mirino
Un altro nome sul taccuino della dirigenza giallorossa è quello del centrale difensivo Lucumí del Bologna. Tuttavia, ci sono delle complicazioni legate alla clausola rescissoria fissata a 27 milioni di euro; cifra ritenuta troppo alta dalla Roma che valuta Lucumí intorno ai 18-20 milioni.
In questo contesto Gasperini sta considerando anche due potenziali rinforzi disponibili senza costi aggiuntivi: Kumbulla ed Hermoso stanno rientrando dai rispettivi prestiti all’Espanyol e al Bayer Leverkusen e potrebbero rappresentare soluzioni valide in vista della prossima stagione.
Rebus attacco
Per quanto riguarda l’attacco romano ci sono diversi nomi sotto osservazione tra cui Krstovic del Lecce e Lucca dell’Udinese; entrambi i calciatori hanno attirato l’interesse non solo della Roma ma anche di altre squadre italiane ed europee. Krstovic risulta particolarmente appetibile poiché sta attirando attenzioni dal Leeds United impegnato nella lotta salvezza in Premier League.
Inoltre c’è sempre Scamacca nell’equazione; ex giallorosso romano reduce da una stagione difficile caratterizzata dall’inattività sportiva dopo aver lasciato il West Ham. Sebbene Scamacca abbia espresso interesse verso un ritorno alla Roma non ci sono stati contatti ufficiali con l’Atalanta fino ad ora riguardo ad una possibile operazione futura.
Uscite previste
Sul fronte delle uscite alcuni giocatori hanno suscitato interesse sul mercato europeo: Saud potrebbe trasferirsi in Francia mentre Celik viene seguito da diverse squadre inglesi tra cui Fulham; quest’ultimo era già vicino ad un accordo lo scorso gennaio ma poi nulla si concretizzò. Shomurodov continua ad essere monitorato da varie squadre italiane mentre Zalewski sembra destinato all’Inter dove verrà riscattato dal settore giovanile giallorosso grazie ad un accordo fissato su sei milioni e mezzo.