A Roma, la questione giovanile e la percezione di insicurezza tra i giovani sono diventate tematiche centrali nel dibattito politico. L’ex assessore alla Sanità Alessio D’Amato ha recentemente sottolineato l’importanza di affrontare questi problemi con misure concrete da parte delle istituzioni. Le preoccupazioni emergono anche dai dati Istat presentati al Festival dell’Economia di **Trento, che evidenziano una situazione critica per i teenager nella capitale.
La percezione di insicurezza a Roma
I dati Istat sulla “percezione di insicurezza” rivelano che Roma si colloca in posizioni sfavorevoli rispetto ad altre città italiane. In particolare, il rapporto mostra che i giovani si sentono poco sicuri nel camminare da soli durante le ore notturne. Con un centosettesimo posto nella classifica nazionale, dopo Prato e Napoli, è evidente che ci sia una necessità urgente di interventi mirati per migliorare questa situazione.
In aggiunta ai dati sulla sicurezza personale dei teenager, Roma occupa anche una posizione preoccupante riguardo agli incidenti stradali notturni. Mentre Milano detiene il primato negativo in questo ambito, la capitale italiana è penultima nella classifica nazionale. Questi numeri sollevano interrogativi su come le autorità locali stiano gestendo la sicurezza pubblica e quali strategie siano state messe in atto per garantire un ambiente più sicuro per tutti.
Leggi anche:
Le iniziative del centrosinistra
Negli ultimi mesi, i partiti del centrosinistra hanno cominciato a prendere posizione su queste problematiche con maggiore determinazione rispetto al passato. Azione ha avviato diverse iniziative come “Illuminaroma”, un progetto pensato per raccogliere segnalazioni riguardanti le vie buie della città. Questa campagna mira a migliorare l’illuminazione nelle aree considerate più rischiose e a rendere gli spazi pubblici più accoglienti e sicuri.
Parallelamente è stata lanciata l’iniziativa “Laziostrade sicure”, focalizzata sulla sicurezza stradale nel Lazio. Alessio D’Amato ha definito queste azioni come parte integrante della “questione giovanile”, esortando il sindaco Roberto Gualtieri ad adottare misure adeguate per affrontarla seriamente. Secondo D’Amato, c’è bisogno di interventi specifici non solo contro le baby gang ma anche riguardo alla movida romana che sembra sfuggire al controllo in alcune zone della città.
Il dialogo tra politica e cittadini
Il clima attuale suggerisce una disponibilità al dialogo tra le forze politiche sul tema della sicurezza giovanile a Roma. D’Amato ha espresso apertura verso collaborazioni costruttive con il sindaco Gualtieri e con altre forze politiche affinché si possano elaborare proposte concrete ed efficaci.
Un esempio recente è rappresentato dal maxi piano di finanziamento da 65 milioni euro messo in campo da Acea nell’ambito del progetto “IlluminaRoma”. Questo investimento potrebbe rappresentare un primo passo significativo verso il miglioramento dell’illuminazione pubblica nelle aree critiche della capitale.
Tuttavia rimane aperta la questione se tali sforzi saranno sufficienti o se serviranno ulteriori misure drastiche per affrontare realmente i problemi legati alla sicurezza urbana ed alla vita dei giovani romani.
Nel contesto politico attuale emerge quindi un appello chiaro: non lasciare esclusivamente alle forze politiche avversarie – spesso accusate di cavalcare paure senza proporre soluzioni realiste – il compito cruciale della gestione della sicurezza cittadina.